24 Marzo 2014
(ASCA) – Roma, 24 mar 2014 – ”Il venditore di medicine” di Antonio Morabito con Claudio Santamaria, Isabella Ferrari, Evita Ciri, Marco Travaglio uscira’ in sala il 30 aprile distribuito da Istituto Luce Cinecitta’. La cronaca dello scandalo del comparaggio farmaceutico, riportata con drammatica periodicita’ dai media in Italia e nel mondo, con clamorose denunce di corruzione, inchieste, processi, e’ il punto di partenza del film di Antonio Morabito. Nel film Bruno (Claudio Santamaria) fa l’informatore medico. La sua azienda, la ‘Zafer’, sta vivendo un momento difficile. Pur di non perdere il suo posto di lavoro, Bruno e’ disposto a corrompere medici, a ingannare colleghi, a tradire la fiducia delle persone a lui piu’ vicine. Bruno e’ l’ultimo anello nella catena del ‘comparaggio’, una pratica illegale che la Zafer, come molte altre case farmaceutiche, attua per convincere i medici a prescrivere i propri farmaci. E se alcuni dottori si rifiutano di prestarsi a questo gioco, molti di loro non si sottraggono affatto. ”Oggi ognuno lotta per se’, per il suo posto di lavoro, per mantenere un cosiddetto stile di vita che sia ben accetto dalla societa’ – ribadisce l regista Antonio Morabito nelle note di regia – sono sempre piu’ frequenti azioni disperate compiute da chi ha perduto i propri privilegi, per primo quello del lavoro. Ho scelto l’ambiente della Farmaceutica per il prodotto che viene trattato: il farmaco, l’ultima cosa che dovrebbe essere ridotta a mero prodotto commerciale.All’interno di questo ambiente, ho preso come protagonista un informatore medico perche’ e’ una figura familiare, non distante dalla nostra quotidianita’. E’ l’omino ben vestito che ci passa avanti nelle sale d’attesa con la sua valigetta. E’ una ”pedina piccola”, ma si comporta nel piccolo esattamente come la sua classe dirigente si comporta nel grande. Bruno, apparentemente mostruoso, non e’ altro che l’emblema della societa’ che lo circonda: ne incarna le contraddizioni, l’ansia, la corruzione, l’impunita”’. cm/mau