Miceli, Colombini, Pirani: ‘Speriamo finisca il tempo dei rinvii. Ora concentriamoci sulla tutela del potere d’acquisto dei salari, il welfare contrattuale e la prestazione lavorativa che rimangono il cuore della piattaforma sindacale’.
FILCTEM – Mercoledì 07 Ottobre 2015
Il 14 ottobre a Roma primo “round” con Federchimica e Farmindustria per il rinnovo del contratto 2016-2018. Da giorni il sindacato sollecitava l’avvio delle trattative. infatti il 7 ottobre Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani – segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil – avevano scritto una lettera ai presidenti di Federchimica e Farmindustria per comunicare la loro “disponibilità ad un primo incontro da tenersi il 12 ottobre ed, eventualmente, il giorno successivo”. La sollecitazione – era scritto nella lettera – deriva dalla necessità di voler cogliere tutte le opportunità per una rapida ed efficace conclusione del rinnovo contrattuale 2016-2018.
Come si ricorderà, l’Assemblea nazionale delle strutture e dei delegati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, riuniti il 15 settembre a Roma, ha approvato – dopo il “via libera” delle oltre 450 assemblee dei lavoratori (98%) – la piattaforma per il rinnovo del contratto del settore chimico-farmaceutico (oltre 171.000 i lavoratori interessati, dipendenti da più di 2900 imprese), in scadenza il 31 dicembre 2015. La piattaforma sindacale – che prevede, tra l’altro, una richiesta di aumento salariale di 123 euro per il triennio 2016-2018 – è stata subito inviata alle associazioni imprenditoriali di riferimento (Federchimica, Farmindustria, Assocerai, Anicta – Confindustria) per l’avvio immediato delle trattative.
“Da oggi in poi – dicono Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani, rispettivamente segretari generali di Filctem, Femca, Uiltec – finisce il tempo delle chiacchiere, dei continui rinvii. Adesso può cominciare sul serio la trattativa: c’è tempo fino a metà ottobre per poter verificare con Federchimica e Farmindustria anche gli scostamenti inflattivi. Ma – ammoniscono Miceli, Colombini e Pirani – la tutela del potere di acquisto dei salari, il welfare contrattuale e la prestazione lavorativa rimangono il cuore della piattaforma sindacale”.
“I contratti nazionali vanno rinnovati presto e bene”, insistono i tre leader sindacali. “Nonostante le difficoltà, sfidiamo gli imprenditori ad orientare i loro piani verso una maggiore valorizzazione delle risorse umane e delle loro professionalità. Anche attraverso il contratto vogliamo sostenere una competizione mondiale sempre più complessa, non fosse altro perchè le idee di deregulation, dello sfruttamento delle risorse, di dumping sociale, del contenimento dei costi e dei diritti dei lavoratori hanno clamorosamente fallito!”
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