Censis, la sanità dà lavoro a 724mila persone

Concentrati su risorse monetarie e tecnologiche, troppo poco si considera che la sanita’ italiana cammina sulle gambe di oltre 724 mila persone, tra le quali oltre 237 mila medici, oltre 334 mila infermieri, quasi 49mila unita’ di personale con funzioni riabilitative, oltre 45mila con funzioni tecnico-sanitarie e piu’ di 11mila di vigilanza e ispezione. E’ quanto emerge dal 46° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese 2012. Per rispondere alla crescente e articolata domanda di salute dei cittadini e per produrre buona sanita’, rileva il Censis, contano sia le tecnicalita’ che le competenze relazionali degli operatori sanitari; e su quest’ultimo aspetto il giudizio degli italiani e’ largamente positivo: il 71,2%, pensando ad una recente esperienza in una struttura sanitaria diversa dallo studio del medico di medicina generale, ha definito gli operatori sanitari gentili e disponibili. Quanto al rapporto con i medici di medicina generale, alla richiesta di esprimere un giudizio con un valore compreso tra 0 e 10, il valore medio indicato dagli italiani e’ stato pari a 7,7.

Da tempo il rapporto medico-paziente e’ una complessa interazione sulla quale gioca una molteplicita’ di variabili, tra queste decisiva e’ la tendenza alla raccolta delle informazioni da parte dei cittadini; quasi il 52% degli utilizzatori del web dichiara che gli capita di verificare la diagnosi e le indicazioni del proprio medico su Internet e il 33% di discutere con il medico stesso i risultati delle proprie ricerche sul web.

Altri protagonisti del fattore umano in sanita’ sono gli infermieri; tra i cittadini entrati in contatto con essi nell’ultimo anno, oltre il 75% esprime un giudizio positivo, e tale quota rimane elevata in modo trasversale al corpo sociale e alle aree geografiche.

dab/sam/rl

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