Federfarma lancia l’allarme: qui il settore sanitario è allo sbando. Sono le parole del presidente, Vincenzo Defilippo, che ha voluto cogliere l’occasione della sciagurata morte di una giovane donna a seguito di un parto cesareo a Vibo Valentia, per denunciare la grave crisi che l’assistenza farmaceutica sta attraversando in quell’area, con importanti conseguenze sulle farmacie locali. «Costrette da più di cinque mesi di ritardi nei pagamenti, le farmacie della provincia di Catanzaro hanno preannunciato una serie di dure iniziative, che vanno dalla riduzione, per alcune giornate, degli esercizi aperti sino all’assistenza indiretta» afferma in una nota Defilippo. «Quindi, i cittadini di tutta la provincia di Catanzaro il 6 e 7 settembre prossimi troveranno aperte solo le farmacie di turno e dopo pochi giorni dovranno, salvo accadimenti dell’ultima ora, fare a meno proprio dell’assistenza farmaceutica diretta. Questo sta a significare che a Catanzaro e dintorni ci si dovrà scordare di poter ritirare nelle farmacie il solito medicinale gratuitamente, o con il pagamento del solo ticket, presentando la ricetta del medico di famiglia: i cittadini dovranno pagare tutti i medicinali, anche quelli che di norma sono erogati gratuitamente dietro presentazione della normale ricetta rossa del servizio sanitario nazionale, per poi farsi rimborsare dalla Azienda sanitaria il prezzo pagato».
Così conclude Defilippo: «I nostri concittadini probabilmente non vogliono sapere perché le farmacie non vengono pagate da più di cinque mesi, né d’altra parte, sta a noi farmacisti accertarlo. Sta di fatto che, sicuramente, non possiamo più continuare a lavorare senza ricevere i dovuti rimborsi dall’Azienda sanitaria di Catanzaro. Anzi, una tale ritardo di pagamenti rischia di portare al tracollo l’intero sistema».
Farmacista33 – 30 agosto 2010 – Anno 6, Numero 142