Uno strano silenzio da parte di tutti i media sembrava essere sceso come un sudario sulla vicenda dei cassintegrati della Sigma-Tau e, sulla base dei comunicati stampa dell’Azienda, era ormai diffusa nell’opinione pubblica la convinzione che tutto si fosse felicemente risolto; tutto ciò ha contribuito non poco a condannare all’oblio il dramma dei dipendenti del gruppo farmaceutico Pontino, dramma purtroppo tutt’altro che risolto.
Proprio per dare nuova evidenza e una sana scossa sia all’informazione sui media sia all’ambiente politico sull’attuale realtà dei fatti, ma anche per portare a conoscenza dei cittadini di Pomezia in primis e di tutta Italia poi, l’11 aprile scorso è stata promossa una manifestazione da parte dei dipendenti attualmente in CIGS (tra cui 200 informatori scientifici e un’ottantina di ricercatori), alla quale hanno partecipato esponenti della politica locale e regionale dei partiti del centro sinistra.
Tra quelli che hanno preso la parola sul palco ricordiamo Ivano Peduzzi (Capo Gruppo Regione Lazio PRC – FED della Sinistra), Claudio Fiorella (PRC – Responsabile del lavoro per la Regione Lazio), Claudio Bucci (IDV – Consigliere Segretario Regione Lazio), Luigi Nieri (SEL – Consigliere Regione Lazio), Paolo Sabatini (Esecutivo Nazionale Unione Sindacale di Base) e l’Assessore Rosaria Del Buono (PD – Comune di Pomezia), oltre ad un nutrito gruppo di CIGS e non.
I temi dibattuti sono stati diversi, soprattutto quello di una crisi economica che sembrerebbe inscenata dall’azienda essenzialmente per potersi “liberare” di un numero massimo di 569 dipendenti di Sigma-Tau (su circa 1500), oltre a circa un centinaio di altri lavoratori delle aziende consociate Tecnogen di Caserta e Prassis di Milano, quest’ultime già poste in liquidazione.
Si è parlato, poi, delle sospette manovre dell’azienda riguardo allo spostamento di capitali e di “transfer pricing”, fatti questi già evidenziati da un dossier della Guarda di Finanza nel 2010 e portate alla ribalta dalla trasmissione “Presa diretta” di Riccardo Iacona nel febbraio di quest’anno, ove si evidenziava la articolata manovra dell’azienda per spostare fatturato e ricchezza nelle consociate estere, per poi dichiarare una crisi economica, che in realtà sembra solo contabile, della casa madre di Pomezia.
Invece, i bilanci del gruppo sarebbero addirittura positivi (Sigma-Tau Finanziaria è la holding a cui fa capo la Sigma-Tau IFR, e che comprende anche Biosint di Sermoneta – LT, Biofutura Pharma di Milano e Avantgarde di Pomezia) ed in controtend