Alberto Aleotti “come ogni buon padre amava i figli e non voleva che si trovassero, per sua colpa, coinvolti in responsabilità di alcun genere”, ha aggiunto Traversi, così “pose fine al sistema di sovrafatturazione da parte di società estere interposte”, usato per accumulare capitali all’estero (130 le società che costituì a Panama e controllò rigidamente con persone di fiducia, “ma non tramite i figli”, precisa la difesa).
Aleotti senior, ha detto ancora Traversi “si determinò ad utilizzare ogni strumento legislativo per sanare la posizione fiscale propria e della società Menarini e per regolarizzare i capitali all’estero”, “ciò nonostante – per una sorta di nemesi dal vago sapore sofocleo – i figli sono ora chiamati a rispondere delle colpe del padre di un delitto grave come il riciclaggio”. Però, a loro carico “non c’è nessuna prova di riciclaggio, né di impiego di capitali di provenienza illecita, né di concorso col padre”, ha detto Traversi.
(… continua su gonews.it dell’11/04/2016)
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