Effetti avversi dei farmaci? Per scoprirli potrebbe essere utile uno strumento di ricerca inedito: le cartelle cliniche elettroniche. Lo ha mostrato un recente studio coordinato da Mei Liu, un’esperta informatica del New Jersey Institute of Technology, secondo cui le cartelle elettroniche permetterebbero di validare reazioni avverse ai medicinali già riportate in precedenza e di individuarne di nuove. Il team di ricercatori ha analizzato dodici anni di dati provenienti dal Vanderbilt Universit! y Medical Center e ha correlato i risultati anomali degli esami di laboratorio effettuati dai pazienti con il tipo di farmaci che assumevano. «La sicurezza richiede che ciascun farmaco venga sottoposto a monitoraggio durante il periodo in cui viene commercializzato e una precoce identificazione delle reazioni può portare a una riduzione dei danni subiti dai pazienti. – ha spiegato Liu – Recentemente, i dati registrati nelle cartelle cliniche elettroniche si sono affermati come una risorsa di grande valore per scoprire questi effetti collaterali». Liu è impegnata in ricerche che utilizzano approcci informatici in ambito medico. L’obiettivo è lo sviluppo di metodologie sofisticate di data mining da applicare ai dati contenuti negli archivi sanitari elettronici, per aumentare qualità, sicurezza ed efficacia delle terapie. Ne potrebbero scaturire modelli predittivi per valutare i rischi di contrarre malattie come cancro e diabete. «Le cartelle cliniche elettroniche – ha sottolineato la ricercatrice – costituiscono uno strumento senza precedenti per condurre studi osservazionali, poiché contengono informazioni dettagliate dei pazienti e anche una gran quantità di dati clinici che possono essere analizzati in maniera longitudinale, nella loro evoluzione temporale».
11 giugno 2013 – DoctorNews33