Calabria. Sanità: Quando il vecchio è usato per nuovo. Sul commissario interviene anche ‘Il Sole 24 ore’
Redazione Fedaiisf
Il commissario sarebbe Renzo Lusetti, nato nel 1958 a Castelnovo di sotto (RE). Lusetti, per inciso, di sanità non è che sia una cima di sapere. Ex deputato, si è occupato di sanità solo come primo firmatario di tre Pdl, una sugli informatori scientifici, una sugli ottici-optometristi e una sulle infezioni da legionella.
Catanzaro – La vicenda del commissario della sanità calabrese è ormai un altro cult, al pari della scelta del candidato del centrosinistra per la presidenza. Sono 4 mesi che Scopelliti non è più presidente, e quindi nemmeno commissario della sanità ma il Governo Renzi non muove foglia. Oggi sulla questione è nientemeno intervenuto che ‘Il Sole 24 ore’. Addirittura nel suo fascicolo speciale dedicato alla sanità, il quotidiano di Confindustria non lesina critiche e polemiche. Scrive cosi’: ‘’Un nome vecchio (spacciato per nuovo) sembra spuntare alla ribalta per il ruolo di commissario alla sanità per il piano di rientro in Calabria nel dopo-Scopelliti. Per il momento sono indiscrezioni, ma sembrerebbe molto possibile. Dunque, il commissario sarebbe Renzo Lusetti, nato nel 1958 a Castelnovo di sotto (RE), è un dirigente di azienda privata, che fino alla XVI legislatura è stato eletto prima nell’Ulivo (ha iniziato la sua carriera politica in Parlamento nel 1987 con la Dc, passando poi alla Margherita e all’Ulivo), poi nel Pd, che ha abbandonato nel 2010 passando all’Udc. Alchimie della politica, ai tempi di Renzi, in quella autentica fossa dei leoni che è la Calabria. Dove in un primo momento sembrava che potesse sbarcare come commissario Ettore Jorio, professore presso l’Università della Calabria di diritto amministrativo sanitario. Poi la politica avrebbe fatto il suo corso.
Lusetti, per inciso, di sanità non è che sia una cima di sapere. Nella sua attività parlamentare, abbandonata nella XVII legislatura, si è occupato di sanità in realtà solo come primo firmatario di tre Pdl, una sugli informatori scientifici, una sugli ottici-optometristi e una sulle infezioni da legionella. Niente altro. Quanto al distacco dai partiti, beh, lì è stata (con orgoglio legittimo per lui) tutta la sua vita. E questo mentre il Patto per la salute appena firmato promette che il Commissario ad acta deve possedere un curriculum che evidenzi «qualificate e comprovate professionalità ed esperienza di gestione sanitaria anche in base ai risultati in precedenza conseguiti». Ci sarebbe poco da aggiungere, se non che forse Renzi sulla Calabria oltre che le sue gradite visite (un’altra e’ in programma a Gioia Tauro per la vigilia di Ferragosto) dovrebbe aggiungere qualche consigliere locale piu’ addentro alle vere cose della politica e dell’amministrazione.