Mogliano. Paolo Favero, 64 anni, è spirato dopo l’incidente di giovedì. Informatore scientifico stava per diventare nonno. Martedì i funerali in Duomo
MOGLIANO. Non ce l’ha fatta Paolo Favero, malgrado il ricovero al pronto soccorso: la caduta dal camper giovedì mattina gli è stata fatale. La disperazione della moglie Loredana: «Stava per diventare nonno». Il sessantaquattrenne moglianese residente in via Zermanesa, all’altezza di Piazza del Marinaio, è morto dopo essere scivolato dal tetto del camper che stava preparando per la stagione estiva.
I funerali di Favero, informatore scientifico della Bayern, da poco in pensione, si terranno martedì nella chiesa centrale di Mogliano, il Duomo Santa Maria Assunta, alle ore 10.30. La salma sarà tumulata nel cimitero centrale nella tomba di famiglia.
Un tragico incidente, quello avvenuto, alle 9 di giovedì, che spezza prematuramente i progetti della famiglia: «Avremmo dovuto andare in ferie con alcuni amici a luglio» racconta la moglie Loredana, affranta dal dolore per questa improvvisa perdita «forse in Jugoslavia. Avevamo tanti progetti, ora, dopo questo incidente nessuno ce lo potrà più restituire».
Sarebbe a breve diventato nonno e avrebbe potuto godersi la pensione. Con grande energia giovedì Favero si era svegliato presto per sistemare il camper nel piazzale antistante la propria abitazione. Stava ripulendo il tetto del mezzo, quando, forse per un malore o per una tragica fatalità, è caduto violentemente a terra. Subito è scattato l’allarme: «Ringrazio i vicini che si sono accorti subito» racconta la moglie «è stato soccorso tempestivamente. Noi abbiamo potuto stargli vicino per quei pochi momenti di lucidità, prima che perdesse completamente conoscenza in ospedale. Purtroppo non c’è stato nulla da fare, speriamo che sia spirato in pace».
All’immenso dolore della moglie si aggiunge quello dei figli, Marco e Jessica, della sorella Laura, dei cognati e di tutti i parenti: una famiglia colpita da un lutto improvviso e doloroso.
È probabile che a causare il decesso di Paolo Favero sia stato il forte trauma cranico dovuto all’impatto sul selciato. Le sue condizioni sono apparse subito gravi, sia perché privo di coscienza sia per le evidenti ferite. Durante la corsa al pronto soccorso e negli ultimi momenti di vita, ha avuto al suo fianco l’affetto della moglie; dopo poco meno di un’ora dal ricovero, però, non c’è stato più niente da fare. L’ultimo saluto per parenti e amici, marted&ig