Molti sono già in vacanza, altri stanno per andarci. Le vacanze estive rappresentano una sorta di fine anno. È tempo di qualche bilancio.
Veniamo da un periodo molto difficile per tutti. La pandemia da Covid ha sconvolto le nostre vite, qualcuno la vita l’ha persa e il nostro commosso pensiero non può che andare a loro.
Come Informatori abbiamo visto di tutto. E non parliamo del “lockdown” dove era scontato il blocco delle attività. Parliamo della ripresa dell’attività lavorativa dove vari direttori sanitari o generali hanno cercato con le motivazioni più fantasiose e assurde di eliminare gli ISF dalle strutture sanitarie. Senza nulla conoscere del lavoro degli ISF e delle leggi che lo regolamentano hanno colto l’occasione per vietare l’accesso degli ISF negli ospedali.
Ed è qui che è stata fondamentale un’associazione professionale come Fedaiisf che con i suoi Coordinamenti regionali e le Associazioni e le sezioni federate, con grande pazienza e determinazione, si è fatta interprete delle istanze di tutti gli informatori, iscritti e non iscritti. Un’opera importante per far conoscere cosa è effettivamente l’attività degli ISF e la sua importanza in presenza. La maggior parte delle porte si sono aperte, con le dovute e giuste precauzioni, ma si sono aperte. Il lavoro, anche se con difficoltà, è ripreso. E simile impegno è stato necessario per inserire la categoria fra quei professionisti che operano in presenza nelle strutture sanitarie e come tali aventi diritto ad una priorità vaccinale.
Il tutto nel silenzio di Farmindustria, con l’ostilità di chi vendeva sistemi e corsi di telemarketing alle aziende farmaceutiche affermando l’obsolescenza dell’ISF tradizionale, ormai superato dal lavoro dall’ISF da remoto. Nel timido appoggio di un sindacato e nell’incomprensibile e aperta ostilità di un altro. Per fortuna c’è stato l’appoggio di qualche politico, senza distinzione di partito, che ha capito la funzione dell’ISF.
Ora, anche se la pandemia non è certo finita, cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel, si aprono nuove prospettive e aspettative.
Ora è tempo di ferie. Lasciamo alle spalle i cattivi pensieri, mettiamo da parte i giorni più duri. La vacanza è la leggerezza del tempo ritrovato, lo stare di nuovo con sé stessi, vedere paesaggi e persone nuove. Allontanarsi dal proprio ambiente di lavoro significa anche andare in vacanza con la mente. Le ferie servono per ritemprarci, per tornare al lavoro con nuove energie, pronti a nuove sfide. C’è sempre un domani migliore di ieri.
Buone vacanze!