Debutto a nove zeri negli Stati Uniti per il superfarmaco contro l’epatite C Sovaldi (sofosbuvir) di Gilead Sciences. L’azienda californiana ha reso noti i risultati di vendita relativi al primo trimestre del 2014, che registrano un vero e proprio record: 2,27 miliardi di dollari di ricavi. Secondo gli esperti di ‘MedicalMarketingMedia’, si tratta del medicinale che ha venduto di più e più velocemente dal momento in cui è stato lanciato, già raddoppiando gli ottimi risultati ottenuti dall’anticolesterolo Lipitor, che fece incassare a Pfizer nel primo anno di vendite 856 milioni di dollari nel 1997 (pari a 1,2 miliardi di dollari considerando l’inflazione).
Altro ‘concorrente’ della nuovissima terapia contro l’Hcv è stato Incivek (telaprevir) di Vertex, un altro antivirale. Lanciato nel 2011, fece registrare vendite per 1,56 miliardi di dollari nel primo anno sul mercato. Ma Sovaldi, nel suo primo trimestre di permanenza sul mercato, lo ha già eclissato di oltre 500 milioni.
Gilead, intanto, raccoglie i frutti del suo prodotto di punta: i ricavi totali del primo trimestre 2014 balzano a 5 miliardi di dollari dai 2,53 mld dello stesso periodo del 2013. L’utile netto su base Gaap sale a quota 2,23 miliardi di dollari, o 1,33 dollari per azione, rispetto ai 722,2 milioni, o 0,43 dollari per azione, registrati nel primo trimestre dello scorso anno.
La società con base a Foster City ha comunque assicurato di lavorare sul problema dell’altissimo costo del prodotto, anche attraverso ricerche di farmaco-economia. E Sovaldi potrebbe non aver ancora espresso tutto il suo potenziale: secondo l’azienda solo la metà dei medici "visitati dai nostri informatori ha prescritto il super-farmaco anti-Hcv fino a oggi". E le stime parlando di 1,7 milioni di nuove diagnosi di epatite C ogni anno negli Stati Uniti e circa 400.000 pazienti attualmente in cura. Il presidente e Chief Operating Officer di Gilead John Milligan ha fatto notare che "il valore di questa cura è oggi sottostimata in termini di vantaggi a lungo termine per il sistema sanitario.
L’Hcv costa molti soldi. Questa è una discussione difficile, ma importante da fare per i medici, i soggetti pagatori e le autorità di sanità pubblica". Secondo Norbert Bischofberger, vicepresidente esecutivo Gilead per la R&S, la terapia va considerata "al di là del solo virus Hcv.