Per cinque milioni e mezzo di lavoratori autonomi, partite Iva, collaboratori, stagionali, artigiani, commercianti, agricoli e lavoratori dello spettacolo il bonus passerà da 600 a 800 euro.
Nel decreto di aprile salirà a 800 euro il bonus per le partite Iva, aumentando la cifra ma diminuendo la platea degli aventi diritto con una maggiore selettività diretta a chi ha davvero subìto danni dalla pandemia Covid-19.
Confermate anche le risorse del prossimo decreto, definito “consistente. Faremo tutto quello che è necessario”, ha aggiunto il viceministro che ha annunciato anche un mini-assegno da 400 euro per i cosiddetti “lavori discontinui”.
Si tratterebbe di una misura pensata per coprire l’area del lavoro sommerso, cioè una platea di 3,7 milioni di persone, secondo i dati Istat: la proposta prevederebbe il bonus per chi riesca a dimostrare di aver lavorato anche per brevissimi periodi di una-due settimane negli ultimi due anni.
Il decreto atteso per prima di Pasqua stanzierà almeno 30 miliardi che si sommano ai 25 del Cura Italia. Si prevede anche la proroga della cassa integrazione con la causale Covid-19, per ora concessa fino a un massimo di nove settimane, e dei congedi parentali (o in alternativa del bonus baby sitter) legati al prolungamento della chiusura delle scuole.
Il decreto prevederà anche un rafforzamento dei fondi di garanzia per i prestiti alle imprese e alle partite Iva e ci sarà un ulteriore rinvio delle scadenze fiscali che potrebbe coinvolgere questa volta anche l’Imu e la Tari. Interventi di sostegno al reddito ache per gli 850mila lavoratori domestici hanno perso il lavoro a causa della crisi innescata dall’epidemia di Covid-19
Notizie correlate: INPS. “Si informa che le domande per usufruire della prestazione “indennità 600 euro” potranno essere presentate a partire dal primo aprile 2020.
Da quella data è possibile accedere direttamente da qui“.
Cura Italia: pubblicate le circolari sulle prestazioni per famiglie e lavoratori