«Caro dottore, per ricette inappropriate spedite nel triennio 2007-2009 lei ci deve una somma pari a…». E’ il senso della lettera che l’Asl di Bolzano ha recapitato verso la fine di dicembre a 355 medici della provincia tra generalisti e ospedalieri. L’accusa è quella di aver prescritto farmaci 2007 al 2009, senza osservanza di note, piani terapeutici o linee guida, da cui un danno erariale che l’azienda quantifica in 142mila euro, l’ammontare complessivo delle sanzioni inflitte ai medici. Cifre che individualmente vanno da qualche centinaio di euro a parecchie migliaia, nel caso di primari chiamati a rispondere delle ricette di un intero reparto. E che hanno già spinto alla mobilitazione i sindacati di categoria, dai quali è scattata l’indicazione di non pagare. «I controlli effettuati dall’Asl» spiega Luigi Rubino, segretario provinciale della Fimmg «sono irregolari perché non è stata rispettata la procedura prevista dal nostro Accordo nazionale. La commissione per l’appropriatezza prevista dal contratto non si è mai insediata e al suo posto l’Azienda ha nominato un gruppo di lavoro dove sono rappresentate le sigle sindacali ma non ha alcuna legittimità formale». Le verifiche, inoltre, sarebbero state effettuate a tempo record per evitare che sulle ricette del 2007 cadesse la prescrizione. «Non solo» prosegue Rubino «nelle lettere l’Asl fornisce indica anche l’Iban del conto al quale il medico deve bonificare la somma contestata, altra procedura a dir poco discutibile». E così Fimmg, Anaao e sindacati locali sono scesi sul piede di guerra. «Ricorreremo in tribunale» conclude Rubino «ma non al Tar, come vorrebbe l’Asl, bensì al giudice del lavoro, che è competente in materia. Non una questione di soldi, ma di principio e di rispetto delle regole». La guerra è stata dichiarata.
19 gennaio 2012 – DoctorNews