La notizia arriva dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung, poi confermata dal portavoce dell’azienda Philipp Baum: ”potrebbe ben accadere che nel medio termine i posti di lavoro siano coinvolti” dal piano di riorganizzazione. ”Ma licenziamenti per motivazioni aziendali verranno evitati”, ha aggiunto. Secondo il giornale il colosso farmaceutico starebbe programmando una riduzione del 15% delle spese, cancellando fra l’altro 600 posti di qui al 2016, e il resto nei due anni successivi. Boehringer Ingelheim impiega 47.500 persone nel mondo, 14.000 in Germania. Nei primi sei mesi del 2014 il fatturato è sceso del 7,9% rispetto all’anno precedente a 6,5 miliardi di euro.
Due aree della società sono espressamente escluse dalla riduzione del personale: la prima è la biofarmaceutica di Biberach, che produce farmaci per altre aziende; la seconda invece è relativa a una produzione propria di Ingelheim, che aveva destato l’attenzione della FDA tanto da inviare una “Warning Letter”, abrogato solo in seguito. L’interesse della FDA ha fatto crescere il fatturato di quell’area dell’azienda di circa 14 miliardi di euro all’anno.