La tedesca Bayer, azienda farmaceutica famosa in tutto il mondo per le famose aspirina e legata al territorio di Leverkusen, nel quale sponsorizza anche la squadra di calcio, in un rapporto quasi simbiotico di concetto, non sta passando di certo il suo periodo migliore.
Dopo la fine dell’esclusiva sul principio attivo che l’ha resa famosa, l’azienda operante anche nel comparto chimico, acquisì Monsanto ed il purtroppo tristemente famoso diserbante RoundUp: assolutamente efficace nell’utilizzo agricolo, i danni derivanti dal suo utilizzo sono oramai comprovati ed il glifosato è una delle sostanze considerate più pericolose al mondo, un agente cancerogeno vero e proprio.
Da quel momento sono iniziati i guai del colosso farmaceutico subissato da cause, richieste d’indennizzi e pagamenti a cui deve far fronte: coniugata alla crisi dell’economia tedesca, vicina alla recessione prevista nel prossimo trimestre, la situazione aziendale ha costretto i dirigenti a prendere iniziative anche dolorose, sacrificando le divisione che nel tempo la Bayer aveva diversificato nei vari settori di business.
In tale ottica possiamo inquadrare l’ultima operazione che pare oramai avviata alla conclusione: la Bayer dovrebbe cedere la divisione veterinaria dedicata agli animali e denominata “Animal Health”, alla compagnia americana Elanco Animal Health.
La divisione produceva prodotti finalizzati alla salute degli animali, ad esempio medicine, medicamenti e profilassi contro zecche, pappataci, pulci, etc. Elanco pagherà circa 7,6 miliardi di dollari per accaparrarsi brand, know-how e tutto ciò che riguarda la redditizia business unit di Bayer.
Il pagamento avverrà in due differenti modalità:
- Contanti: 5,3 miliardi di euro.
- Azioni: per un controvalore pari a 2,3 miliardi di euro.
Vista la complessità dell’operazione e le cifre in gioco, il closing è previsto entro l’anno venturo, il 2020. Dopo la cessione del famoso brand “Dr Scholl’s”, il colosso tedesco continua nel ridurre i costi operativi e ricerca liquidità per far fronte al danno economico: per quanto concerne l’immagine, occorrerà recuperare la reputazione aziendale. A tal fine l’azienda sta investendo 5 miliardi nella ricerca e sviluppo di un nuovo diserbante che possa sostituire il Roundup di Monsanto e riuscire ad essere sia efficace, sia efficiente dal punto di vista della salute collettiva.
Gli operatori di Wall Street non hanno bene accolto la cosa dal punto di vista di Elanco: l’azienda statunitense ha perso 7,7 punti percentuali in una sola seduta, mentre Bayer ha chiuso le contrattazioni a Francoforte in linea con il calo del mercato (circa mezzo punto percentuale).
Lezioni Europa – Ivano Riccardo – 20 agosto 2019
Con questo accordo, Elanco diventa una delle prime realtà al mondo nel settore dei farmaci veterinari, con una quota di mercato del 13 per cento, seconda solo a Zoetis, società nata nel 2013 da uno spin off di Pfizer e ora del tutto indipendente. Del terzetto di testa fa parte anche Boehringer Ingelheim, che di recente ha acquisito da Sanofi il business di animal health.
Lo scorso anno, Elanco ha generato vendite per circa 3,1 miliardi di dollari, mentre l’unità animal health di Bayer ha incassato circa 1,6 miliardi di dollari. L’azienda leader del settore, Zoetis, nel 2018 ha realizzato vendite per circa 5,8 miliardi di dollari.
Il ceo di Elanco, Jeffrey Simmons, si è detto soddisfatto dell’operazione: “Il proprietario dell’animale domestico, il veterinario e l’agricoltore in questa operazione vincono tutti”. Per Elanco l’acquisto della divisione Bayer aumenta in modo significativo il business degli animali domestici, in un momento in cui il settore agricolo è diventato meno stabile.