La decisione del gruppo tedesco di quotare in Borsa il comparto della material science promette di premiare gli azionisti. I nostri analisti alzano il prezzo obiettivo a 111 euro, ma il titolo resta caro.
Francesco Lavecchia | 19/09/2014 | MORNINGSTAR
Titolo ancora sopravvalutato
Sul mercato il titolo ha registrato un balzo subito dopo la diffusione della notizia e ora è scambiato su prezzi superiori alla nostra valutazione. Ecco perché la raccomandazione dei nostri analisti resta quella di mantenere un atteggiamento prudente.
Questa operazione permette a Bayer di tagliare un business fortemente legato al ciclo economico, quindi molto volatile, scarsamente profittevole anche a causa dello sfavorevole contesto competitivo, e che rappresentava ormai solo una piccola parte del reddito operativo (il 10% circa rispetto al 24% del 2007).
Forte nei business che contano
L’obiettivo è quindi quello di focalizzare la propria azione sulle attività farmaceutiche e agricole in cui Bayer ha una posizione di forte vantaggio rispetto ai competitor. L’azienda tedesca ha un portafoglio diversificato di farmaci coperti da brevetto (sui quali riesce a ricavare margini di profitto molto alti) e un crescente numero di prodotti biologici, che soffrono meno di quelli tradizionali della concorrenza dei farmaci generici. Relativamente al settore agricoltura, invece, il gruppo può contare sul suo know how nella ricerca e sviluppo che gli permette di competere sul segmento a più alto valore aggiunto.
Per i prossimi cinque anni i nostri analisti si aspettano una crescita media del fatturato del 6% e un miglioramento dei margini di profitto grazie al maggior contributo del comparto farmaceutico al giro d’affari complessivo della società.
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