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Secondo l’accusa, capi area e informatori scientifici di case farmaceutiche, medici di base e farmacisti avrebbero, attraverso false ricette, intascato i soldi dei rimborsi per farmaci costati anche 400 euro che poi sarebbero finiti nella spazzatura.
Non luogo a procedere nei confronti di Michele Salzo, professionista di Conversano ritenuto dalla Procura di Bari responsabile della truffa da 20 milioni di euro al Ssn