Stop alle multe per aver lavorato troppo in pandemia, telefonata Mattarella-Calderone: chi aveva denunciato i medici
Era stato l’ex direttore del Pronto soccorso del Policlinico di Bari a scrivere al Quirinale. Oggi la svolta sulla
22 ottobre 2023 – open on line
Per ora le multe sono state congelate per i medici e infermieri del Policlinico di Bari sanzionati per i troppi straordinari durante l’emergenza Covid. La ministra del Lavoro Marina Calderone ha annunciato infatti che l’ispettorato del lavoro ha sospeso il procedimento sui sanitari baresi. Proprio questa mattina, 22 ottobre, la ministra ha avuto un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che era stato destinatario di una lettera in cui veniva denunciata la vicenda. A scrivere era stato il dottor Vito Procacci, ex direttore del pronto soccorso del Policlinico di Bari durante il periodo più duro della pandemia. Il medico aveva spiegato nella lettera al Quirinale di aver ricevuto una multa di 27.100 euro, dopo alcuni controlli dell’ispettorato del lavoro. La sua colpa, così come quella di alcuni altri colleghi (tre primari), era stata quella di aver lavorato in straordinario per troppo tempo, saltando anche i riposi obbligatori. Una multa che aveva deluso il medico, al punto da raccontare la sua storia a Mattarella.
I controlli dell’ispettorato del lavoro sarebbero partiti dopo le segnalazioni di un sindacato autonomo, che si sarebbe lamentato per i mancati riposi e per «il superamento degli orari massimo di lavoro del personale medico nel corso del 2021». Le sanzioni – ai sensi della 133 del 2008 sull’applicazione di direttive comunitarie sull’organizzazione degli orari di lavoro – nascono dall’inosservanza del riposo giornaliero consecutivo di 11 ore che spetta al lavoratore ogni 24 ore, il riposo settimanale di 24 ore consecutive, il lavoro notturno e gli straordinari.
Durante quel periodo, aveva ricordato Procacci nella sua lettera, il suo reparto assieme a tutti quelli di emergenza dell’ospedale barese avevano «salvato la vita a 8.600 pazienti, di cui 1.600 ventilati meccanicamente». Ora, secondo una nota della ministra Calderone, le multe sono state sospese. E nei prossimi giorni sono attesi altri approfondimenti «per valutare l’annullamento».
L’ex direttore del pronto soccorso del policlinico di Bari, Vito Procacci, ha ricevuto oltre 27 mila euro di multa
«Ieri ci chiamavano eroi»
«Nei giorni scorsi io e i miei colleghi, direttori di reparti intensivistici, impegnati nel periodo Covid, siamo rimasti allibiti – spiega – nell’aver ricevuto dal locale ispettorato del lavoro una pesante e paradossale sanzione amministrativa, che nel mio caso è pari a 27.100 euro. Tutto ciò, per aver adempiuto al nostro dovere ineluttabile di operatori sanitari durante il periodo tragico dell’emergenza Covid», continua il medico rivolgendo le sue parole al capo dello Stato. «Non posso negarle che – scrive citato dal Corriere del Mezzogiorno rivolgendosi a Mattarella – mi sento profondamente ferito da un Paese che fino a poco tempo fa ci definiva eroi, insignendoci, tra l’altro, di un premio per “aver fatto respirare la gente di Puglia” e oggi ci chiama trasgressori in un burocratico quanto asettico verbale di sanzione amministrativa».
Questo il commento di Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei Medici di Bari: “Siamo all’incredibile. Invece di ringraziare i sanitari per essersi impegnati oltre l’orario dovuto in un momento di grande emergenza, si
Alla notizia della sospensione della sanzione, Anelli ha dichiarato: “Ringraziamo il Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone per il tempestivo intervento al fine di risolvere la paradossale situazione dei medici multati per non aver rispettato, in piena pandemia, il limite degli orari di lavoro. Si tratta di un segnale di grande attenzione del Ministro e del Governo intero per la Professione medica, e di riconoscimento per il supporto che ha prestato e presta al Paese”.
“La sospensione delle sanzioni – aggiunge – da parte dell’Inps, nell’attesa di valutarne l’annullamento, è segno di attenzione nei confronti dei professionisti, e di giusta valutazione del loro impegno quotidiano e dell’abnegazione dimostrata durante la pandemia”.