Un vertice in mattinata tra il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi e il premier Matteo Renzi, poi incontri tecnici tra gli uffici legislativi dei principali ministeri e il Dagl (dipartimento affari giuridici e legali di Palazzo Chigi). Questo vortice di appuntamenti la dice lunga sulle tensioni e le difficoltà per mettere a punto il testo finale del disegno di legge sulla concorrenza, il cui approdo al Cdm verrà ufficializzato dopo il “preconsiglio” convocato per questa mattina alle 9. Proprio ieri l’Ocse ha sottolineato come sia «particolarmente importante» aumentare la concorrenza con liberalizzazioni nelle industrie di rete, nei servizi locali, nelle professioni regolamentate e vendita al dettaglio con un possibile impatto sul Pil del 2,6 per cento.
Farmaci e Rc auto
Le misure su farmaci e assicurazioni sono tra quelle più contestate, nel primo caso da farmacisti e industria farmaceutica, nel secondo dai carrozzieri. Sui farmaci Renzi intenderebbe tirare dritto a dispetto delle voci di un possibile stralcio dal Ddl e nonostante la netta contrarietà del ministro della Salute ed esponente di Ncd Beatrice Lorenzin. Gli interventi centrali, su cui potrebbero esserci però degli alleggerimenti, riguardano la vendita di farmaci di fascia C con ricetta anche nelle parafarmacie e nei corner della Gdo e la possibilità di inserire sul mercato farmaci equivalenti a carico del Ssn anche prima della scadenza del brevetto.
Sull’Rc auto invece si punta a recuperare le norme che furono stralciate dal decreto Destinazione Italia di fine 2013. Tra queste l’obbligo per le compagnie di praticare «sconti significativi» in presenza di una serie di condizioni tra le quali l’installazione della scatola nera o la riparazione in officine convenzionate con le compagnie.
Professioni
Palazzo Chigi punta con forza anche sulla liberalizzazione nel settore dei notai. Il bacino verrebbe ampliato modificando il rapporto tra posto notarile e abitanti. Inoltre alcune operazioni – di impatto comunque limitato – saranno possibili senza l’obbligo di un atto notarile, ad esempio compravendite di pertinenze di appartamenti come cantine e box. Senza notaio anche la costituzione delle srl semplificate. Per gli avvocati dovrebbe invece scattare la possibilità di poter costituire società multidisciplinari facendo partecipare anche i soci di capitali non professionisti.
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