Per l’Iva sulle auto aziendali, si va verso l’indetraibilità al 60 per cento.L’indicazione viene dalla Commissione Ue che ha autorizzato l’Italia a presentare al Consiglio europeo la richiesta di limitare la detrazione dell’Iva sui veicoli fino a nove posti, diversi da quelli che qualificano l’attività dell’impresa, dalle auto degli agenti e rappresentanti e a uso pubblico. Si attende ora il definitivo via libera comunitario alla richiesta, che avrà effetto dalla pubblicazione della decisione sulla «Gazzetta Ufficiale europea».
Prima del 14 settembre 2006, data in cui la sentenza della Corte di giustizia ha dichiarato la normativa italiana incompatibile con la sesta direttiva Ue, la detrazione Iva per le autovetture era limitata al 15%per gliacquisti e i canoni di leasing, mentre era del tutto vietata per le spese di mantenimento (carburanti, manutenzioni, eccetera). Il decreto legge 258/06 ha stabilito la possibilità di richiedere il rimborso dell’imposta non detratta, mediante istanze da presentare al Fisco entro il 16 aprile 2007. La percentuale rimborsabile sarà stabilita dall’agenzia delle Entrate nel provvedimento di approvazione del modello di rimborso, con possibilità, per i contribuenti, di ricorrere agli ordinari strumenti del contenzioso per richiedere un importo più elevato coerente con l’utilizzo effettivo del mezzo in ambito aziendale.
Per le operazioni effettuate dal 14 settembre scorso, la detrazione dell’Iva sulle auto non incontra limiti specifici,dovendo semplicemente rispettare le ordinarie regole di inerenza all’attività dell’impresa o del professionista. Dubbi applicativi si stanno ponendo per le auto che le aziende affidano a loro dipendenti o amministratori per utilizzi anche extra lavorativi. La quantificazione della quota da detrarre dovrebbe infatti seguire criteri oggettivi e documentabili, che peraltro non sono ancora stati illustrati dalle Entrate.
La legge stabilisce poi una terza fase, che prenderà il via con l’autorizzazione del Consiglio Ue, nella quale verrà reintrodotta una percentuale unica di indetraibilità, applicabile, senza possibilità di prova contraria, per tutte le autovetture, tranne quelle che formano oggetto della attività di rivendita, leasing o noleggio esercitata dal contribuente,nonché quelle utilizzate da taxisti e da agenti e rappresentanti.
La Commissione Ue, con una lettera del 21 novembre, ha preso atto delle motivazioni addotte dall’Italia per sostenere la richiesta di stabilire, in deroga alle norme comunitarie, un tetto alla detrazione pari al 40% dell’imposta assolta (60%), per tutti i veicoli diversi da quelli sopra richiamati. La Commissione,ritenuto che anche in sede europea si sta facendo strada una bozza di modifica all’articolo 17 della sesta direttiva che potrebbe stabilire analoghi vincoli per la detrazione su taluni veicoli a motore,ha riconosciuto la possibilità di sottoporre la domanda al Consiglio Ue, cui spetta l’autorizzazione definitiva. L’indetraibilità al 60% dovrebbe essere accordata per un periodo di tre anni, con necessità di rinegoziare la misura alla scadenza del secondo anno, laddove l’Italia intenda richiedere un proroga. Da Il Sole 24 Ore di di Luca Gaiani