A seguito dell’emanazione del Regolamento Informazione scientifica AUSL Toscana Nord Ovest e in seguito ai rilievi “tecnici” che gli ISF hanno fatto sapere alla stessa AUSL, si è tenuto un incontro fra i responsabili dell’AUSL e una delegazione di ISF.
L’AUSL ha fatto sapere della necessità di seguire le linee guida stabilite dalla Regione Toscana in merito alla regolamentazione dell’informazione scientifica senza con questo ingessare le modalità degli incontri medici ISF.
Il regolamento dell’AUSL Toscana Nord Ovest pertanto risulta semplificato e sfoltito dopo una serie di verifiche interne con operatori sanitari ed esterne susseguenti alle osservazioni degli ISF, eliminando elementi ridondanti con le leggi e regolamenti già in vigore.
Gli ISF hanno precisato inoltre che già da anni non c’è interferenza con l’attività assistenziale dei medici avvenendo gli incontri nei poliambulatori specialistici alla fine delle visite e con i medici ospedalieri sia dopo la visita sia dopo i colloqui con i familiari dei pazienti.
Gli ISF hanno nettamente respinto l’ipotesi di incontri in un’aula apposita, esperienza già fallita in passato. Un’ulteriore richiesta degli ISF è stata quella di rendere meno farraginosa il metodo di tracciabilità delle visite, respingendo il fallimentare metodo adottato in Emilia-Romagna.
L’AUSL fa sapere che non intende certo causare problemi occupazionali per gli ISF e non intende chiudere all’informazione scientifica ritenendola troppo importante.
L’AUSL pertanto accogliendo le istanze degli ISF ha espresso la necessità di ritirare la delibera sull’informazione scientifica per emetterne, all’inizio del nuovo anno, una nuova che tenga conto delle osservazioni effettuate e con nuovi allegati.
Le parti hanno concordato un nuovo incontro di verifica dopo un periodo di rodaggio.
L’AUSL Toscana N.O. accortasi di creare problemi occupazionali e gestionali è ritornata sui suoi passi consultando anche gli ISF, cosa che dovrebbe essere “normale” quando si prende un provvedimento che li riguarda applicando ciò che dovrebbe essere logico: “Prima conoscere, poi discutere, poi deliberare”, e lo diceva Luigi Einaudi.
Ben diverso l’atteggiamento dell’Emilia-Romagna che ufficialmente dichiara di provvedimenti condivisi, con chi non si sa visto che le richieste d’incontro con gli ISF sono sempre state respinte. Forse condivisi fra loro. Senza contare le innumerevoli interrogazioni delle opposizioni che evidenziavano le criticità del “Regolamento” emiliano, ci basti ricordare l’ultima, quella dell’on. Bignami.
Ma “Come si può deliberare senza conoscere?” citiamo sempre Einaudi:“Le leggi frettolose partoriscono nuove leggi intese ad emendare, a perfezionare; ma le nuove, essendo dettate dall’urgenza di rimediare a difetti proprii di quelle male studiate, sono inapplicabili, se non a costo di sotterfugi, e fa d’uopo perfezionarle ancora, sicché ben presto il tutto diventa un groviglio inestricabile, da cui nessuno cava più i piedi …”
La valutazione è lo strumento che, senza sostituirsi alla decisione politica all’interno del circuito democratico, consente al legislatore di conoscere e quindi deliberare, adottando decisioni informate e consapevoli. L’ obiettivo della valutazione non è influenzare il decisore politico, ma renderlo edotto delle conseguenze delle proprie scelte, promuovendo la conoscenza e la trasparenza di informazioni fondamentali per il processo decisionale.
Ma alla Regione Emilia-Romasgna si ritengono dotati della verità e della ragione (la loro). Prendono provvedimenti autoreferenziali, solo su conoscenze per sentito dire. Ma che politica è quella che non vuole nemmeno sentire i cittadini coinvolti nei loro provvedimenti? E’ questa la Democrazia? o è un pericolo per la Democrazia?
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