AUSL Imola. Rapporti con ISF a rischio d’illecito

L’Azienda USL di Imola ha emanato il suo “Codice di comportamento come strumento di prevenzione della corruzione” a cura del Dr.  Luigi Infelise – Responsabile anticorruzione Azienda Usl di Imola – in cui “ovviamente” la figura dell’ISF rappresenta il rischio più elevato di corruzione. Le slide illustrative sono per meglio illustrare il provvedimento della Delibera 7 del 2016 in un capitolo del quale si prevede la “Regolamentazione, a livello interdipartimentale, finalizzata a dare trasparenza ai rapporti con gli informatori scientifici del farmaco”

Nel documento si precisa:

RAPPORTI CON GLI INFORMATORI SCIENTIFICI DEL FARMACO

Questa attività di prevenzione è trasversale a tutte le Unità Operative afferenti ai Dipartimenti aziendali, così come previsto dal Piano Anticorruzione e prevede la realizzazione di una procedura scritta per accesso ed incontro con il personale delle Unità Operative, la tracciabilità degli incontri, e i controlli a campione sulle prescrizioni Per evitare una proliferazione di singole procedure dei vari Dipartimenti, si consiglia la costituzione di un gruppo di lavoro dedicato e coordinato dalla Direzione Medica del Presidio Ospedaliero, per la stesura di un’unica procedura a valenza interdipartimentale.

Condotte virtuose in materia di rapporti con gli informatori scientifici del farmaco:

AUSL Imola__slide_anticorruzione

Nel Piano triennale di prevenzione alla corruzione “Si è proceduto in ragione della specifica natura sanitaria dell’Azienda, ad individuare le attività ritenute più a rischio di fenomeni corruttivi nell’ambito delle Articolazioni Tecniche ed UU.OO. Clinico/Assistenziali, denominate “Aree di rischio specifiche”:

1) Gestione delle liste di attesa;

2) Rapporti con gli informatori scientifici del farmaco;

3) Sperimentazioni e sponsorizzazioni;

4) Esercizio dell’attività libero professionale intramuraria;

5) Controllo e verifica sulle autocertificazioni relative all’esenzione dal pagamento del ticket;

6) Attività conseguenti al decesso in ambito intraospedaliero.

7) Attività inerenti il controllo preventivo delle richieste e la successiva autorizzazione nelle materie di acquisto in esclusiva di apparecchiature biomediche e dispositivi assistenziali.

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