16/05/2014 | a cura di Redazione Data Manager Online
Nata nel 2010, la start-up farmaceutica prevede un fatturato di 10 milioni di euro nel 2015. 160 tra dipendenti, agenti e informatori medici e una crescita possibile grazie ad un nuovo modello di business, flessibile e sostenibile.
Un fatturato superiore ai 10 milioni di euro – interamente sul mercato italiano – per il prossimo anno, 160 tra dipendenti, agenti e informatori medici e una crescita possibile grazie ad un nuovo modello di business, flessibile e sostenibile.
Aurora Biofarma Srl, azienda farmaceutica nata a fine 2010 – in pieno periodo di crisi economica – è l’esempio di una start-up che in Italia riesce a funzionare. Un’impresa creata senza finanziamenti pubblici e senza capitali, puntando soltanto sulle competenze umane di manager provenienti dal settore.
“Il mercato farmaceutico classico ha un solo cliente: lo Stato, oggi al default. Noi crediamo ad un nuovo modello generato da logiche non assistenziali, sganciato dal Sistema Sanitario Nazionale, autonomo ed indipendente sul piano finanziario, orientato ai clienti consumatori” – dichiara l’amministratore delegato Nicola Di Trapani – “Ogni tre mesi sottoponiamo a revisione le aree aziendali valutando i risultati conseguiti e il budget per ogni singolo prodotto delle nostre linee umana e veterinaria”.
Associata Federsalus – quindi all’interno delle certificazioni di qualità del Ministero della Salute – Aurora Biofarma vanta un rating AAA secondo criteri Basilea 3 con utili sempre reinvestiti e liquidità continua che le hanno permesso di crescere di anno in anno: 1,7 milioni di fatturato nel primo anno; 3 milioni nel secondo; 4,3 milioni nel terzo anno di attività e 6,5 nel corso del 2014 fino ad oltrepassare il muro dei 10 milioni previsti per l’anno a