L’anglosvedese AstraZeneca archivia il 2008 con un utile netto pari a 10,5 miliardi di dollari, in crescita del 4% sul 2007 a tassi di cambio costanti. L’utile per azione aumenta a 5,10 dollari (+8%), l’utile operativo a 10,9 miliardi (+9%) e le vendite a 31,6 miliardi (+3%). Tuttavia, comunica l’azienda che ha presentato i risultati finanziari per l’anno appena concluso, "nuove iniziative hanno ampliato la portata del programma di ristrutturazione con l’obiettivo di sostenere la competitività a lungo termine.
Questo programma prevede ulteriori 6 mila esuberi entro il 2013, che si aggiungono ai 9 mila ad oggi già annunciati". A regime, quindi, sono attesi benefici per 2,5 miliardi di dollari, contro 1,4 miliardi. Le vendite nei mercati emergenti sfiorano i 4,3 miliardi di
dollari (+16% a tassi di cambio costanti). In particolare, il gruppo segnala la performance dell’anticolesterolo rosuvastatina, con vendite globali in crescita del 26% a 3,6 miliardi. La pipeline continua a registrare progressi – sottolinea AstraZeneca – e per il 2009 è in programma la presentazione dei dossier registrativi fino a un numero di 4 nuovi composti. Il debito netto si è ridotto infine di 1,9 miliardi di dollari, grazie ai buoni flussi di liquidità e a una rigorosa gestione degli investimenti. "AstraZeneca ha ottenuto una robusta performance malgrado le sfide sempre più impegnative che pone il mercato – commenta il ceo David Brennan – Sono particolarmente soddisfatto dei risultati positivi che continuiamo ad ottenere nella globalizzazione del business, come indica la solida performance nei mercati emergenti. Buoni progressi si registrano anche nell’ulteriore miglioramento dell’efficienza dell’organizzazione – aggiunge il manager – L’ampliamento della portata del programma di ristrutturazione rappresenta un altro importante passo avanti nelle iniziative a sostegno della competitività a lungo termine", puntualizza. Per il 2009 la compagnia prevede vendite in linea con il 2008, e si aspetta un utile per azione compreso tra i 5,15 e i 5,45 dollari.
Fonte: http://news.merqurio.net/Articolo.aspx?id=2053
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