– ROMA, 30 APR – Il si’ della Corte di Giustizia europea agli incentivi statali ai medici che prescrivono farmaci equivalenti si spera ”sia di stimolo a quei Paesi, come l’Italia, dove c’e’ una pericolosa inerzia nella promozione di questo settore”. Cosi’ il presidente di AssoGenerici, Giorgio Foresti, in una nota. Assogenerici indica alcune misure che intende prendere per favorire lo sviluppo degli equivalenti in Italia. ”Per il rapido accesso al mercato dei farmaci equivalenti alla scadenza del brevetto – spiega – si potrebbero stabilire meccanismi di fissazione automatica del prezzo di rimborso, e mettere al bando tutte le pratiche dilatorie gia’ denunciate”. Per i medicinali di uso ospedaliero poi, AssoGenerici chiede la creazione di regole piu’ chiare per determinare il prezzo a base d’asta delle gare che corrisponda al prezzo contrattato con l’Aifa, e la revisione dei pagamenti da parte di Asl e Aziende Ospedaliere, spesso in ritardo. Quanto ai farmaci biosimilari, ”riteniamo – conclude Foresti – che si debba giungere a un allineamento con le Direttive Europee perche’ la normativa nazionale, che gia’ stabilisce che i medicinali di origine biologica simili non possono essere trattati come i prodotti generici (sostituzione automatica non ammessa), non si traduca in una loro discriminazione”.