Massimo Magi, delegato Fimmg in Confprofessioni e presidente di Fondoprofessioni, il Fondo che provvede alla formazione del personale dello studio, sottolinea l’aspetto forse più nuovo del nuovo contratto firmato il 17 aprile e ratificato giorni fa da Confprofessioni, principale rappresentanza dei liberi professionisti che include i mmg Fimmg e i dentisti Andi. In vigore fino a marzo 2018, il testo si coordina con le nuove norme del Jobs act, ed estende alcune tutele. Possono essere assicurati non solo assistenti di studio del medico di famiglia e dell’odontoiatra, ma anche i collaboratori e praticanti dello studio -nonché contratti a tempo determinato, all’apprendistato e ai contratti a chiamata e di telelavoro – sia per l’assistenza sanitaria integrativa sia per le tutele del reddito minimo in caso di crisi.
Due i riferimenti per loro: l’ente bilaterale Ebipro che copre l’integrazione al reddito e la cassa di assistenza sanitaria integrativa Cadiprof. Per assicurare la copertura, il titolare versa 22 euro al mese per 12 mesi (e altri 2 li mette il lavoratore) con modello F24 Inps. Ma ha diritto anche lui alla tutela, se la vuole, versando le stesse cifre per sé. «I datori di lavoro iscritti a Confprofessioni sono notai, ragionieri, e sanitari; bisognerà calibrare la tutela in relazione ad esempio alle forme associative, e valutare quali prestazioni saranno coperte e come».
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«L’altro elemento di interesse del contratto – aggiunge Magi – è che sia noi sia gli odontoiatri potremo provvedere alla formazione specifica dei rispettivi assistenti; il profilo dell’assistente di studio medico, solo citato nello scorso contratto, ora è attivo ai sensi delle relative tutele e ci permette di chiudere il tassello delle forme organizzative avanzate della medicina generale con collaboratori che potremo formare anche noi con Fondoprofessioni».