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ASL Bari non paga 402 milioni ai fornitori. Beni impignorabili

Asl Bari, quattrocentodue milioni di euro impignorabili

StatoQuotidiano – 1 settembre 2019

La somma precisa è questa : 402.999.000,00 euro. Per il periodo  che va dal 1° luglio 2019 al 30 settembre 2019.

Soldi gestiti dall’Asl di Bari e provincia, la terza azienda sanitaria più grande d’Italia. Montagna di denaro sottratta alla possibile espropriazione forzata–stante i legittimi decreti ingiuntivi o sentenze giudiziarie–da parte dei creditori della stessa Azienda sanitaria.

Rilevante il numero di società e imprenditori che portano in Tribunale l’Asl,al fine di ottenere  il pagamento delle merci consegnate da troppi mesi.

Ebbene la fabbrica sanitaria barese non è in grado di sborsare il dovuto “…dato che  la situazione finanziaria impone all’Asl di quantificare con previsione trimestrale gli importi per stipendi e competenze nonché i fondi destinati all’erogazione di servizi sanitari,apponendo su di essi il vincolo di impignorabilità per garantire la necessaria continuità aziendale”.

Incredibile situazione politico-economica che si verifica solo in Italia. Determinata da Leggi e decreti statali,regolamenti del Ministero della Sanità, sentenze della Corte Costituzionale.

Di conseguenza i finanziamenti riconducibili all’Asl Bari, nella misura di 402.999.000 euro,diventano poste monetarie cosiddette “ vincolate”.

Quest’ultime hanno per oggetto i servizi sanitari definiti fondamentali come i seguenti :

-competenza personale dipendente incluso oneri riflessi e Irap                   124.020  mgl euro

– assistenza medico generica e altro personale convenzionate                       41.653  mgl euro

-assistenza ospedaliera  :                                                                                 101.530 mgl euro

a)assistenza ospedaliera in case di cura convenzionate                                    33. 400 mgl euro

b)assistenza ospedaliera pubblica                                                                      26.982 mgl euro

c)trasferimento risorse a IRCCS Cassano Murge e Ente E. Miulli                    39.273 mgl euro

d)trasferimento risorse a CBH spa per Pronto soccorso                                       1.875 mgl  euro

-assistenza farmaceutica  :                                                                                  130.960  mgl euro

a)farmaceutica convenzionata e integrativa                                                          46.722  mgl euro

b)farmaceutica  per DPC                                                                                        37.500 mgl euro

c)farmaceutica territoriale e dipartimentale                                                            46.730 mgl euro

-assistenza medico specialistica interna                                                                   4.836  mgl euro.

Non  facile dunque,per imprese private e professionisti , avere come cliente  un’azienda pubblica a cui è impossibile pignorare,a fronte del servizio o consulenza o merce forniti, gran parte del suo Bilancio economico annuale.

E’ normale siffatto blocco di ossigeno finanziario,tenuto conto della permanente crisi economica italica senza via d’uscita?

A cura di Nino Sangerardi

Nota: L’esclusione delle Aziende sanitarie e ospedaliere delle Regioni con piano di rientro è incostituzionale. La sentenza n. 186/13 della Consulta ha aperto le porte ai creditori della Sanità

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Redazione Fedaisf

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