Troppe prescrizioni, 94 medici di famiglia contattati da Asl per aver superato la spesa media regionale
Il tema dell’appropriatezza prescrittiva è molto discusso. Da un lato ci sono l’attenzione e i tagli alla spesa sanitaria, dall’altra i medici di famiglia alle prese con i pazienti
Savona News – 26 febbraio 2024 di Elena Romanato
La spesa farmaceutica convenzionata di Asl2 nel corso del 2023 ha registrato un netto aumento: sono stati 94 i medici che avevano riportato una spesa pro-capite superiore a quella media regionale (46 nel Distretto Savonese, 15 nel Distretto delle Bormide, 15 nel Distretto. Finalese, 18 nel Distretto Albenganese).
E’ di giorni fa l’ultimatum che il presidente Toti avrebbe lanciato ai direttori delle Asl per fare quadrare i conti che si collega a quello dell’appropriatezza di prescrizioni, esami e visite più volte invocata da Alisa (ndr: Azienda LIgure SAnitaria). Periodicamente l’Asl monitora la spesa farmaceutica dei medici di medicina genarle (Mmg). Uno strumento messo a disposizione dei medici è il sistema Medicodigitale, un motore di ricerca usato dalla farmaceutica territoriale che permette al medico di vedere come va il suo andamento prescrittivo.
Nel corso del 2023, sono state convocate e condotte cinque istruttorie estensive a nove medici di medicina generale ritenuti “ad elevato scostamento da media Asl (anno 2022) da parte della Commissione Appropriatezza” (in base alla deliberazione del direttore generale 1039/22).
In queste convocazioni viene prima spiegata ai medici convocati la procedura per rilevare le irregolarità riscontrate nelle prescrizioni dal punto di vista della spesa farmaceutica (iper-prescrizioni e prescrizioni fuori indicazioni) e dal punto di vista della tutela della salute. Ogni 3 mesi vengono inoltre messi a disposizione del medico sulla piattaforma Medicodigitale i report personali relativi alla spesa farmaceutica convenzionata.
“Normalmente il medico di medicina generale prescrive farmaci sul territorio ma non è il solo – spiega Giorgio Fusetti dello Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani) – Molto spesso segue prescrizioni fatte dagli specialisti ospedalieri o dai medici convenzionati sul territorio. I controlli sul territorio si sono sempre fatti, ma bisognerebbe andare a scavare su chi prescrive”.
“La farmaceutica territoriale nei confronti dei medici di medicina generale si è sempre comportata in modo corretto, quando le prescrizioni erano alte i medici sono stati convocati dando spiegazioni. Nella regione la spesa farmaceutica della nostra Asl è la più alta; il fatto è che per avere un quadro completo bisognerebbe confrontare i report del territorio con quelli delle dimissioni ospedaliere e capire se le prescrizioni sono decise dal medico di medicina generale o indotto dal medico ospedaliero”.