Truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale: sequestrati un migliaio di farmaci privi di “fustelle”. Denunciati 5 professionisti
12.12.2014 – Valtiberina informa
La truffa funzionava così: quando viene acquistato un farmaco con la ricetta, il farmacista toglie la fustella (talloncino identificativo con il codice a barre) per apporla sulla richiesta del medico, così da essere rimborsato dall’ASL. I farmacisti scoperti dai finanzieri staccavano le fustelle e le applicavano su ricette mediche false fatte da dottori loro complici. Il farmaco così risultava essere stato venduto e veniva rimborsato. A quel punto poteva essere veramente ceduto (con un doppio guadagno) oppure distrutto.
Nel corso delle perquisizioni presso i locali della farmacia coinvolta e le abitazioni degli indagati, oltre ai farmaci privi delle fustelle, sono state rinvenute circa 400 tessere sanitarie di ignari pazienti, in alcuni casi in originale ed in altri in fotocopia, che venivano utilizzate dal sodalizio per emettere fittizie prescrizioni mediche, anche nei confronti di persone defunte.
Inoltre, presso le abitazioni nella disponibilità di uno dei farmacisti, sono stati rinvenuti e sequestrati i ricettari intestati ai tre medici coinvolti, nonchè un timbro ad umido di uno di essi e diversi fogli manoscritti riportanti nominativi di assistiti con relativi farmaci da prescrivere.
I farmaci privi di fustella erano invece nascosti in un locale posto sul retro della farmacia ed in alcuni sacchi di plastica. In un terreno nella disponibilità del farmacista, tra l’altro, sono stati ritrovati anche resti di prodotti farmaceutici carbonizzati.
In pratica le ricette venivano compilate “a tavolino”, basandosi su criteri di rotazione delle prescrizioni mediche tra i vari pazienti, il tutto per eludere possibili campanelli d’allarme degli organi di vigilanza dell’ASL 8.
Tutti i professionisti sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti di Firenze per il danno arrecato al servizio sanitario nazionale che ammonta a circa 50.000 euro.
La Guardia di Finanza, in linea con le priorità strategiche delineate dall’Autorità di Governo, continua ad impegnarsi con un approccio sistematico contro gli sprechi in materia di spesa pubblica, nell’ambito della quale la spesa sanitaria è senz’altro una delle voci più elevate.
Quindi, quando si acquistano farmaci senza ricetta medica, bisogna fare attenzione alla confezione: se non ha l’adesivo con il codice a barre c’è qualcosa che non va ed è bene interessare la Guardia di Finanza o gli Organi dell’ASL preposti alla vigilanza.
Pescara. Ginecologo finisce nei guai, nel suo studio farmaci scaduti e strumenti non sterilizzati
I militari del Nucleo Antisofisticazioni in collaborazione cdownloadon i colleghi della locale Compagnia, nel corso di attività investigativa diretta dal sostituto procuratore della Repubblica di Vasto, Enrica Medori, ha perquisito uno studio ginecologico di Vasto dove sono stati rinvenuti e sequestrati dispositivi medici per esami diagnostici (speculum) non sterili, oltre a materiale medicale scaduto di sterilità nonché circa 700 specialità di medicinali scadute anche da oltre un anno. I
l medico, titolare dello studio, sospettato di eseguire pratiche operatorie illegali, è stato denunciato per somministrazione di farmaci guasti e imperfetti. I Nas stanno esaminando inoltre il materiale cartaceo, analisi e altri documenti rinvenuti nello studio, ritenuti utili ai fini investigativi.