E’ un "testa a testa" quello fra Stati Uniti ed Europa per vincere il titolo di chi approva il maggior numero di nuovi farmaci. Lo scorso anno ad esempio, secondo Cmr International, per la prima volta l’Europa ha raggiunto gli Stati Uniti, che perdono dunque lo scettro di patria dell’innovazione farmaceutica. E anche sul banco di prova dei vaccini contro la nuova influenza, l’Agenzia regolatoria del Vecchio continente, l’Emea, ha battuto sul tempo la Food and Drug Administration (Fda), approvando più velocemente i prodotti. John Jenkins, direttore dell’Ufficio nuovi farmaci della Fda assicura che l’Agenzia "ha aumentato del 25% il proprio staff negli ultimi due anni per ovviare ai ritardi nell’approvazione di nuovi medicinali", anche se i dirigenti delle case farmaceutiche sono convinti che la Fda abbia stretto la propria morsa a causa della crescente preoccupazione sugli effetti collaterali dei farmaci, dopo il trauma del caso Vioxx. Secondo Jenkins, comunque, "è presto per affermare che gli Usa sono diventati più conservatori dell’Europa in questo contesto: i due enti regolatori – ricorda – sono molto più spesso in accordo che in disaccordo davanti a un dossier su un nuovo farmaco. Le nostre analisi confermano che Emea ed Fda, nell’80% dei casi, danno lo stesso verdetto. E, in ogni caso – conclude – non siamo certo in battaglia con le altre Agenzie".
Farmacista33 – 24 novembre 2009 – Anno 5, Numero 201