Farmaci, Anmar: “Minor prezzo non sia unico criterio forniture”
I farmaci devono garantire continuità terapeutica, il minor prezzo non può essere l’unico criterio per l’acquisto a livello mregionale delle forniture poi destinate ai
“Continuità terapeutica, libertà prescrittiva del medico, scelta condivisa delle terapie sono concetti che, in nome del ‘minor prezzo’, vengono calpestati in cinque Regioni italiane, tra cui purtroppo la nostra (il Piemonte, NdR)” afferma Viora. “Non abbiamo nulla contro i biosimilari e siamo consapevoli di muoverci in un contesto di contenimento delle spese, ma stupisce come il ‘minor prezzo’ sia ancora l’unico criterio di aggiudicazione delle forniture”.
“Sosteniamo per primi che chiunque riesca ad accedere a una diagnosi precoce debba iniziare una terapia col farmaco a minor costo” chiarisce il vicepresidente Anmar “ma la Costituzione sancisce il diritto alla miglior cura possibile, indipendentemente dal costo, sulla base di valutazioni sulla qualità della vita e sul benessere del portatore di una malattia cronica”.
L’auspicio del vicepresidente Anmar è che “una parte dell’ingente risparmio effettuato sulla nostra pelle possa essere reinvestita, per alleviare le ormai croniche sofferenze della reumatologia piemontese”, come i tempi biblici per ottenere una visita specialistica. Nel frattempo, l’invito ai pazienti è di “segnalare eventuali difficoltà all’associazione”, che promette di “fare da collettore a tutte le istanze, trasmettendole alla Regione Piemonte, capofila della gara a cui si sono assiciate Lazio, Sardegna, Valle d’Aosta e Veneto – per una popolazione totale di 17 milioni di persone. Il costo sostenuto è stato ridotto del 65%, con un risparmio di oltre 31 milioni di euro, “ma non sempre risparmio – conclude Viora – fa rima con il benessere dei pazienti”.
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