Sacchetti, da Federfarma locandina per informare la clientela
La novità è già nota e sta facendo discutere parecchio, non solo tra i farmacisti: dal primo gennaio i sacchetti per la spesa in plastica biodegradabile e compostabile non potranno più essere forniti gratuitamente ai clienti ma andranno fatti pagare, con addebito sullo scontrino. L’obbligo scaturisce dalla legge 123/2017, che sul tema recepisce indicazioni provenienti dall’Unione europea dirette a sensibilizzare il pubblico sui problemi ambientali. E per aiutare le farmacie a informare correttamente i propri clienti, Federfarma ha realizzato una locandina che i titolari riceveranno con il primo numero del 2018 di Farma7, datato 12 gennaio.
L’avviso potrà essere affisso di fronte al banco o nelle vicinanze della cassa e mette nel dovuto risalto il fatto che l’addebito del sacchetto non dipende da una scelta della farmacia ma deriva da un preciso obbligo di legge: «Per ridurre l’utilizzo delle buste di plastica» recita il testo della locandina «il decreto-legge 91/2017, convertito dalla legge 123/2017, stabilisce che anche le buste biodegradabili e compostabili devono essere pagate dal cittadino. E il costo del sacchetto deve essere obbligatoriamente riportato sullo scontrino fiscale».
Un’anteprima dell’avviso è stata diffusa ieri da Federfarma tramite circolare, nella quale il sindacato ribadisce le indicazioni già fornite agli associati la settimana scorsa: l’obbligo di addebitare sullo scontrino il costo della busta di plastica «vale per tutti gli esercizi commerciali ed è stato confermato anche da Confcommercio e da Assobioplastiche, l’associazione dei produttori di plastiche biodegradabili e compostabili». Sul tema ieri è intervenuta anche Federfarma Verona con un comunicato diffuso alle testate della stampa generalista.
Notizie correlate: LEGGE 3 agosto 2017, n. 123
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