“Altro che salva, i tagli costano 308 milioni alla farmaceutica”

A dichiararlo Scaccabarozzi, nel giorno in cui la Camera vota il Dl Enti locali, contenente i discussi provvedimenti sulla sanità. “Si può dire che lo Stato finanzia l’assistenza farmaceutica fino a ottobre, mentre per i restanti mesi dell’anno ci pensano le industrie”.

di Redazione Aboutpharma Online – 4 agosto 2015

Nel giorno in cui la Camera vota il Dl Enti locali, contenente i discussi provvedimenti sulla sanità, Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmidustria, sottolinea come a essere toccata è anche la farmaceutica: “I 2,35 miliardi di euro di mancato incremento del Fondo sanitario nazionale per noi pesano 308 milioni di euro” spiega Scaccabarozzi all’Adnkronos Salute. “Si può dire che lo Stato finanzia l’assistenza farmaceutica fino a ottobre, mentre per i restanti mesi dell’anno ci pensano le industrie. Tra spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera in Italia c’è un tetto stabilito del 14,85% del finanziamento totale alla sanità. Per ogni miliardo che si taglia, quindi, 148 milioni riguardano la farmaceutica. Noi continuiamo a fornire i farmaci per responsabilità, ma siccome il tetto di spesa è volutamente basso e siamo in continuo sforamento, alla fine quei 148 milioni andranno ripianati dalle industrie”.

Scaccabarozzi spende poi due parole anche per la norma della revisione del prontuario farmaceutico, augurandosi che “venga fatta con criteri rigorosamente scientifici, come è nelle intenzioni del ministro Lorenzin, e non tagliando qua e là”. “Conto sulla serietà di chi farà questa revisione – ha continuato – altrimenti si mette a rischio la salute dei cittadini”. E sulla norma che prevede gare separate per farmaci sotto brevetto e a brevetto scaduto. “Meno male che questa norma è stata inserita – afferma – è stato un grande segno di maturità da parte del Parlamento, perché va nella direzione di sostenere la ricerca scientifica. È giusto che farmaci non più sotto brevetto abbiano una riduzione dei prezzi, ma quelli ancora coperti sono relativamente nuovi e metterli con gli altri vorrebbe dire non riconoscere più la proprietà intellettuale. Chi critica questa norma, non ha capito cosa significa il valore della ricerca. In ogni caso noi non abbiamo di certo il monopolio, qualcuno potrebbe farla al posto nostro: il problema è che siamo unici a farla. E grazie a questa oggi sono curabili moltissime malattie”.

“Questo provvedimento – conclude il presidente di Farmindustria – porta anche elementi positivi: come il tanto atteso potenziamento dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che porterà più investimenti se le ispezioni saranno più rapide, grazie al fatto che non ci sarà più carenza di personale dedicato nell’agenzia”.

Manovra sanità. La Camera vota la fiducia al Decreto Enti Locali. Il taglio da 2,35 mld alla sanità, la riforma Aifa e i fondi agli ospedali romani per il Giubileo sono legge

Arrivano i prezzi di rimborso per i farmaci per “raggrupamenti terapeuticamente assimilabili”. Per quanto riguarda i farmaci si prevede poi che, anzichè procedere alla revisione straordinaria del Prontuario farmaceutico nazionale prevista dal decreto Balduzzi del 2012, l’Aifa dovrà, entro il 30 settembre 2015, rinegoziare la riduzione del prezzo di rimborso dei medicinali a carico del Ssn, suddivisi per raggruppamenti terapeuticamente assimilabili, separando però, ai fini della determinazione del prezzo di rimborso a carico del Ssn, i farmaci a brevetto scaduto da quelli coperti da brevetto.

Le aziende farmaceutiche coinvolte nella negoziazione avranno tre opzioni:
– o abbasseranno i prezzi a livello di quello di riferimento per il rimborso (che sarà quello più basso all’interno del raggruppamento);
– lasciare lo stesso prezzo e rimborsare con il pay back la differenza tra il loro prezzo e il prezzo di rimborso;
– non abbassare il prezzo, rifiutare anche il pay back e scegliere di passare in fascia C.

(ndr. Come è noto il testo originale dell’emendamento del governo sui raggruppamenti per categorie terapeuticamente assimilabili prevedeva che esso fosse calcolato senza distinguere i farmaci a brevetto scaduto da quelli con brevetto ancora in vigore. Nell’ultimo testo del maxiemendamento, che recepisce le modifiche della Commissione Bilancio, come abbiamo appena visto, è invece previsto che vi siano due prezzi di rimborso per ogni raggrupamento terapeutico: uno per i branded e uno per i farmaci a brevetto scaduto. In proposito l’Aifa, da noi interpellata, ha tenuto a precisare che non ci saranno comunque problemi a rispettare gli obiettivi di risparmio di questa parte della manovra valutati dall’intesa del 2 luglio in 500 milioni di euro annui).

Un’altra misura sui farmaci riguarda i medicinali biotecnologici, che in seguito alla scadenza brevettuale del principio attivo di un farmaco e in assenza dell’avvio di una concomitante procedura di contrattazione del prezzo relativa a un medicinale biosimilare o terapeuticamente assimilabile, saranno anch’essi oggetto di rinegoziazione del prezzo di rimborso a carico del Ssn del medicinale biotecnologico da parte dell’Aifa. (ndr. Anche questa parte del decreto è stata sub emendata in Commissione Bilancio dove è stato tolto il livello minimo del 20% di sconto da ottenere dalle aziende).

( … continua) estratto da quotidianosanità.it – 04 AGO 2015

Notizia correlata: Sanità, da beni e servizi la metà dei tagli

Il DL Enti locali è legge: la scure del Governo sulla Sanità

DECRETO-LEGGE 19 giugno 2015, n. 78 Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali. (15G00093) (GU n.140 del 19-6-2015 – Suppl. Ordinario n. 32 )

Modifiche al DL 78/2015

DL approvato al Senato Rideterminazione degli obiettivi del patto di stabilità interno

Bozza Dm appropriatezza prescrittiva

Exit mobile version