31/07/2012 di Tommaso Del Lungo ForumPA
Secondo quanto stabilito dal Ministero dell’Economia con il decreto del 2 luglio 2012 a partire dal 30 giugno scorso dovrebbe essere stata avviata la sperimentazione della "ricetta elettronica" il sistema che, a regime, andrà a sostituire tutto il sistema della prescrizione e prenotazione dei servizi sanitari così come lo conosciamo.
Le Regioni interessante in questa prima fase dovrebbero essere sei: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio e Sicilia. Tuttavia a questo punto il condizionale è d’obbligo perchè non si è fatta attendere la risposta dei sindacati dei medici di medicina generale. In particolare lo SNAMI (sindacato nazionale autonomo medici italiani) ha contestato il valore dll’inizitiva portando alla luce alcuni problemi: "L’abbiamo definita una bufala – ha dichiarato Angelo Testa, Presidente nazionale dello Snami – perché non è vero che il decreto garantisce la dematerializzazione della ricetta, infatti bisogna continuare a stampare un promemoria cartaceo in A4 e quindi la carta, più di prima, rimane. Abbiamo sottolineato le file d’attesa negli ambulatori per i sistemi che vanno in tilt e conseguente rallentamento dell’attività clinica".
In particolare il nocciolo della questione è in un provvedimento, inserito nel Decreto, che prevede sanzioni (decurtazione dell’1,15% del compenso mensile) per i medici che non riusciranno ad emettere in formato elettronico almeno l’80% delle ricette.
Inoltre, proprio in queste ore, si è manifestato l’ennesimo ostacolo: il provvedimento sulla prescrizione dei farmaci inserito nel Decreto sulla spending review, infatti, rischia di bloccare totalmente il sistema della ricetta on line che non è stato pensato per la prescrizione del principio attivo, ma solo del farmaco. "Dopo tanti ritardi e difficolta’ di applicazione in molte realta’, bisognera’ ripartire da zero. Dunque, oltre al danno la beffa” . E’ quanto dichiara il segretario nazionale della FIMMG, Giacomo Milillo.