In programma a Firenze, il 23 e 24 settembre, l’evento pensato per riunire tutti gli attori del sistema salute, cittadini sani e malati compresi attorno a tavoli di lavoro ai quali confrontarsi, proporre strategie e soluzioni, stilare conclusioni condivise. Dai tavoli documenti da sottoporre ai decisori. Tra un anno la verifica del percorso fatto.
di Redazione Aboutpharma Online – 14 settembre 2016 – Abpotpharma
Per questo si è pensato di riunire a Firenze, il 23 e 24 settembre, tutti gli attori del sistema salute, cittadini sani e malati compresi. Tavoli di lavoro ai quali confrontarsi, proporre strategie e soluzioni, stilare conclusioni condivise. Dai tavoli documenti da sottoporre ai decisori. Il Forum della Leopolda sulla sostenibilità della sanità del Paese prevede anche un patto comune sulla prevenzione. Evitare le malattie o procrastinarne la comparsa porta ingenti risparmi nel tempo e l’Italia in questo settore è in forte ritardo.
Note: All’interno della sanità, la farmaceutica (inclusi gli antiepatite C) è diminuita dello 0,3%, un calo che raggiunge il 3% misurato in termini procapite. In definitiva la farmaceutica è il settore più controllato nella spesa pubblica: completamente tracciato, con costi standard e tetti di spesa vincolanti (pari a 14,85% del Fondo Sanitario Nazionale), con le imprese che restituiscono al SSN la parte in eccedenza (Payback).
La spesa pubblica procapite in Italia è inferiore alla media dei Big Ue sia per la sanità (-20%), sia – ancor più – per la farmaceutica totale. Con 285 euro procapite, infatti, l’Italia è il Paese con la spesa minore (-30% rispetto alla media dei Big Ue), gap che in larga parte deriva da prezzi dei farmaci più bassi.
I medicinali a brevetto scaduto rappresentano oltre il 90% delle confezioni rimborsate in Italia – un livello paragonabile a quello degli altri Paesi europei – e il 77% della spesa a carico del SSN.
I medicinali equivalenti in Italia stanno crescendo significativamente. In questo ambito i generici unbranded vedono tassi di crescita importanti e dal 2008 al 2015 hanno raddoppiato la loro quota di mercato (dal 10% al 20%). I farmaci a brevetto scaduto hanno un valore medio per confezione inferiore a quello degli altri Paesi europei (-10%) e uno studio del CERM mostra che “il mercato italiano è caratterizzato da una diminuzione dei prezzi alla scadenza del brevetto più intensa rispetto al valore medio europeo” [fonte Farmindustria].
L’Italia spende il 7,2% del Pil per la Salute. Un dato che ci colloca nella media europea. Al vertice la Danimarca (8,7%), seguita da Finlandia (8,3%) e Francia (8,2%). Sopra l’8% anche Belgio e Olanda (entrambi all’8,1%).
La seconda voce di spesa in Italia (la prima sono le pensioni) è la spesa per la sanità che ammonta al 14% di tutta la nostra spesa statale. Un numero però inferiore a quello della media Ue dove la spesa per la salute è al 15% (Area Euro 14,8%) [fonte Eurostat]
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