Mancano i ricettari e i medici di Roma e del Lazio sono costretti a ridurre il numero delle prescrizioni ai cittadini. È quanto sta accadendo in alcune zone di Roma, dove alocune aziende sanitarie, tra le quali la Asl RmB, la Asl RmC e l’Asl RmE, stanno distribuendo con il contagocce i ricettari che i medici di famiglia utilizzano pre prescrivere analisi, radiografie, visite diagnostiche e medicinali. La causa della mancanza di ricettari, quelli rosa, è da attribuire al mancato pagamento da parte della Regione Lazio al Poligrafico dello Stato, che stampa, appunto, i ricettari e che adesso ha ridotto il numero di copie da stampare. «Stiamo cercando di risolvere il problema con la mobilità inter-aziendale ma prima o poi i ricettari finiranno», spiega il presidente della Fimmg, la federazione dei medici di medicina generale di Roma, Pierluigi Bartoletti. «Adesso ci saranno le feste di Natale», aggiunge, preoccupato Bartoletti, «e mi chiedo quale sarà la situazione il 27 dicembre, giorno nel quale ci attendiamo un iper afflusso di persone. Purtroppo il problema non è risolvibile in poco tempo quindi siamo costretti ad arrangiarci». In pratica, da circa dieci giorni, ai medici di famiglia vengono consegnati due o tre blocchetti per volta, mentre, in regime di normalità, il numero dei blocchetti consegnati oscilla tra i 30 e i 40. «I medici», fa sapere il vice segretario provinciale della Fimmg, Alberto Chiriatti, «si sono fatti carico della situazione e hanno ridotto il numero delle prescrizioni. I cittadini, per ora, non si sono accorti di questo ma le cose potrebbero presto cambiare». Ma il rischio è che, in mancanza di ricettari, i cittadini siano costretti a pagare i farmaci, magari prescritti sulle ricette bianche. «Abbiamo già segnalato alla Regione le nostre difficoltà», spiega il vicesegretario della Fimmg), Alberto Chiugliatti, «e se non interviene c’è il rischio concreto che i medici non possano più emettere ricette». Libero del 22/12/2007 ed. Roma p. 49
529 1 minuto di lettura