Il Dott. Bernardo Cozzolino, medico di famiglia ad Ercolano, ci ha lasciato. Dopo aver lottato in ospedale per circa un mese, ha dovuto cedere ad una gravissima infezione da Covid.
Bernardo, cosi come amava farsi chiamare dagli amici e anche da noi informatori che lui stesso definiva “colleghi” lascia un vuoto enorme. Ha vissuto la sua vita dedicandosi agli ultimi, i più bisognosi, senza mai mettere in risalto la sua disponibilità ed abnegazione.
Ê stato un medico attento che ha dedicato energie e competenza a chiunque abbia avuto necessità di un conforto medico. Durante la pandemia non si ê mai sottratto e, osservando scrupolosamente ogni procedura di sicurezza, ha continuato ad assistere i suoi pazienti e chiunque richiedesse un suo intervento.
Bernardo era anche Diacono e ha curato, con la stessa attenzione, anche le anime di quanti ne avessero bisogno.
Lascia la sua famiglia sconvolta e attonita. E tutti noi, che lo abbiamo conosciuto ed amato, un po’ più soli. A nome di tutti gli informatori scientifici che hai sempre ricevuto e rispettato, ti rivolgiamo un saluto di cuore, certi che continuerai a prenderti cura di tutti quelli che avranno bisogno.
Ciao Bernardo, non ti dimenticheremo.
Sez. AIISF Napoli
Nota. Bernardo Cozzolino aveva 63 anni. Faceva parte della della Medi Coop Vesevo. Le esequie si tengono oggi nella Chiesa del Santissimo Salvatore, in Via Panoramica, alle ore 16. I medici deceduti per Covid sono 365 al 15 ottobre 2021
“Condoglianze alla famiglia di Bernardo Cozzolino, il medico di Ercolano che curava i senzatetto. Condoglianze all’Ordine dei Medici di Napoli per la perdita di un collega, di un medico di medicina generale che svolgeva un ruolo insostituibile e preziosissimo. Condoglianze a tutti i suoi assistiti, a tutte le persone a cui è stato vicino senza risparmiarsi, incarnando i principi del Codice deontologico”.
Così il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, in merito alla morte per Covid del medico di famiglia, che, da volontario, curava gratuitamente i clochard nelle stazioni napoletane.
“Il Covid si è portato via il medico degli ultimi, dei più fragili – conclude Anelli -. È un giorno triste. L’auspicio è che il suo esempio sia seguito da tanti colleghi, per non lasciare senza assistenza coloro che ne hanno più bisogno. La tutela della salute è un diritto di ogni persona. Per molti è l’unica maniera di vedersi riconosciuta la dignità che spetta a ciascuno di noi, per il solo fatto di essere al mondo”.