A seguito della decisione del PRAC di EMA, il Direttore Generale AIFA e il presidente del Css Franco Locatelli
hanno tenuto una conferenza stampa per chiarire all’opinione pubblica la decisione di EMA, ratificata da AIFA.
Questa limitazione di età si spiega con il fatto che i gravi casi di problemi nella coagulazione del sangue che avevano motivato la sospensione del vaccino sono stati osservati unicamente su persone di età inferiore ai 55 anni, ha precisato l’autorità sanitaria francese.
Per il vaccino AstraZeneca si tratta di una decisione piuttosto sorprendente, considerando che, quando è stato aperto al pubblico, soltanto 3 mesi fa, era riservato a chi ha meno di 65 anni. “L’età – ha spiegato Dominique Le Guludec, la presidente della HAS – è il fattore principale di rischio che espone le persone a sviluppare forme gravi” di Covid.
L’Italia non ha scelto questa strada: “Le autorità regolatorie nazionali hanno un loro grado di autonomia per decidere restrizioni d’uso. Noi abbiamo valutato e non riteniamo che sussistano motivi per procedere ad una restrizione di impiego d’uso del vaccino AstraZeneca sotto i 55 anni di età come deciso in Francia” ha detto il presidente del Css Franco Locatelli durante la conferenza stampa al ministero, sottolineando che la maggioranza delle vaccinazioni con AstraZeneca sono state fatte proprio in questa fascia di età ed è dunque consequenziale che gli eventi rari segnalati si siano verificati in tale fascia. (Huffingtonpost – 19 marzo 2021)
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