Aifa, si scioglie il nodo presidenza, arriva il via libera di Grillo ad Antonio Saitta
Roma, 16 aprile – Sono passati quattro mesi da quando, lo scorso 20 dicembre, il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini annunciò la scelta unanime di indicare al Ministero della Salute la figura di Antonio Saitta (nella foto sopra), assessore alla sanità del Piemonte e coordinatore della Commissione Salute, come nuovo presidente Aifa.
Quattro lunghi mesi nel corso dei quali la titolare della Salute, Giulia Grillo, ha evitato di ratificare (come da prassi consolidata) l’indicazione delle Regioni, tanto da suscitare anche qualche reazione in Parlamento, sotto forma di interrogazione.
Sembra però che la lunga impasse (della quale sarebbe interessante conoscere le “vere” ragioni) sia sul punto di concludersi: secondo un’anticipazione di quotidinanosanità.it la titolare della Salute avrebbe firmato ieri il decreto con la nomina di Saitta, che dunque andrà presto a insediarsi sulla poltrona liberatasi nell’agosto 2018 a seguito delle polemiche dimissioni di Stefano Vella per il caso Diciotti.
Lo sblocco dell’impasse produttà anche il già deciso “rimpasto” nel governo del Parlamentino delle Regioni, dove la casella lasciata libera da Saitta sarà occupata cda Manuela Lanzarin, assessore alla Salute del Veneto, unica Regione fuori dalle presidenze di commissione e quindi – come confermato a suo tempo dal presidente della Conferenza Bonaccini – “naturale candidata” alla successione di Saitta.
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Antonio Saitta
Nato a Raddusa (Ct) il 15 luglio 1950, laureato in Scienze politiche; sposato, padre di Marilde studentessa universitaria, vive a Rivoli fin da quando ha lasciato bambino la Sicilia insieme ai genitori ed i fratelli.
Di Rivoli è stato a lungo amministratore pubblico, come consigliere comunale prima e come sindaco poi dal 1988 al 1995. Ha una lunga esperienza amministrativa: è stato consigliere e capogruppo della Democrazia Cristiana della Provincia di Torino dal 1985 al 1990.
Nel 1995 è stato eletto consigliere regionale nelle file del Partito popolare, rieletto per la Margherita nel 2000 per un secondo mandato, interrotto nell’estate del 2004 con l’elezione come esponente del Partito Democratico a presidente della Provincia di Torino, mandato rinnovato poi nel 2009 fino alla nomina nella Giunta regionale del Piemonte.
Dal 2007 è Grand’Ufficiale della Repubblica italiana, su nomina del presidente della Repubblica.
Dal 2012 ha ricoperto la carica di presidente dell?Unione Province Italiane (Upi).
Nel definire il suo impegno politico ama ricordare una citazione tratta dal libro di Siracide (180 a. C.): “dell’artista si ammira l’opera, del politico la saggezza della proposta. Ma se parla a vanvera è una minaccia per la città; se dice cose inconcludenti si fa odiare”.
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Maurizio Benato, Componente delegato del Comitato Nazionale FNOMCeO di Bioetica: “Occorrerebbe soprattutto sfuggire al rischio di una disumanizzazione della medicina ovvero la perdita dei valori umanistici che dovrebbero ispirare ogni atto di cura”