È stato presentato il Rapporto Nazionale 2020 “L’uso dei Farmaci in Italia”, realizzato
Il Rapporto, giunto quest’anno alla ventunesima edizione, fornisce una descrizione sempre più esaustiva e critica del quadro nazionale dell’assistenza farmaceutica nella sua interezza, erogata sia in ambito territoriale che ospedaliero, a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e dei cittadini tramite l’acquisto privato.
Ha aperto i lavori il Ministro della Salute, Roberto Speranza: “Con la stagione pandemica, le politiche del farmaco hanno assunto una clamorosa centralità – ha affermato – ed è il momento per avere l’ambizione di fare le riforme necessarie, superando il modello per silos e tetti di spesa. Il lavoro già avviato da AIFA deve stare dentro questa sfida con la consapevolezza che il Servizio Sanitario Nazionale è un asset decisivo per il Paese”.
Il Direttore Generale Nicola Magrini ha ribadito l’impegno di AIFA per valorizzare i dati sui farmaci, annunciando ulteriori progetti: “Stiamo lavorando alla piena realizzazione di un dataset nazionale, che aggreghi i database regionali allo scopo di rendere possibile l’interconnessione tra le informazioni su farmaci, ricoveri e altri dati sanitari”.
“Dai dati presentati – ha concluso Giuseppe Traversa, dirigente dell’Area Area Strategia ed Economia del Farmaco – la spesa farmaceutica è ben monitorata e risulta sotto controllo. Il confronto internazionale mostra inoltre che l’Italia è tra i paesi europei più rapidi per l’arrivo in commercio dei farmaci e tra i pochi a garantire un numero così elevato di principi attivi”.
Sono intervenuti anche Guillaume Dedet (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – OECD), Anna Maria Marata (Regione Emilia Romagna), Francesco Longo (Università Bocconi), Carlo Riccini (Farmindustria), Agnese Cangini, Simona Zito (AIFA).
Hanno moderato Marina Maggini e Alessandro Mugelli.
Comunicato stampa n. 655 [0.18 Mb] >
Rapporto Nazionale OsMed 2020 sull’uso dei farmaci in Italia [4.25 Mb] >
La spesa territoriale pubblica, comprensiva della spesa dei farmaci di classe A erogati in regime di assistenza convenzionata e in distribuzione diretta e per conto, è stata di 11,9 miliardi di euro, in riduzione del 3,0% in confronto al 2019; tale andamento è stato determinato prevalentemente dalla riduzione della spesa per i farmaci in distribuzione diretta e per conto (-4,9%).
La spesa a carico dei cittadini, comprendente la quota della compartecipazione (ticket regionali e differenza tra il prezzo del medicinale a brevetto scaduto e il prezzo di riferimento) per i medicinali di classe A acquistati privatamente e quella dei farmaci di classe C, ha registrato un totale di 8,7 miliardi di euro con una riduzione del 2,0% rispetto al 2019. Quasi tutte le componenti hanno registrato una riduzione rispetto al 2019, in particolar modo la spesa per automedicazione (-10,8%) e la compartecipazione del cittadino (-6,0%). Al contrario, aumenta la spesa dei farmaci di classe C con ricetta (+6,6%).
Nel 2020 sono state consumate ogni giorno, in regime di assistenza convenzionata, 17 confezioni per ogni cittadino e 993,1 dosi ogni 1000 abitanti, registrando un andamento stabile rispetto all’anno precedente (-0,3%).
Nel complesso dell’assistenza territoriale, comprensiva di quella pubblica e privata, le confezioni dispensate sono state quasi 2 miliardi, con una lieve riduzione rispetto all’anno precedente (-1,0%). Considerando i farmaci di classe A, sempre in confronto all’anno precedente, le confezioni acquistate privatamente dal cittadino aumentano del 13,9%, mentre quelle erogate in distribuzione diretta e per conto si riducono del 9,5%.