È stato presentato, in diretta streaming sul canale YouTube dell’Agenzia Italiana del Farmaco, il “Rapporto 2019 sull’uso dei Farmaci in Italia”, realizzato dall’Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali (OsMed) dell’AIFA, giunto quest’anno alla sua ventesima edizione.
Il Rapporto mostra il quadro nazionale dell’assistenza farmaceutica nella sua interezza, erogata sia in ambito territoriale che ospedaliero, a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e tramite l’acquisto privato da parte del cittadino.
Il Rapporto OsMed in questi due decenni è cresciuto molto e bene, passando da 130 a 567 pagine e fornendo dati sempre più accurati e aggiornati; ora è anche interattivo, secondo le migliori scuole di paper short, e rappresenta uno straordinario strumento a disposizione di tutti”, ha dichiarato il Direttore generale AIFA, Nicola Magrini.
“Nel 2019 la spesa farmaceutica totale è stata di 30,8 miliardi di euro, con un aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente”, ha spiegato Francesco Trotta, Dirigente dell’Ufficio monitoraggio della spesa farmaceutica e rapporti con le Regioni dell’AIFA. “Quest’incremento – ha proseguito Trotta – è dovuto ai farmaci acquistati dalle strutture pubbliche (+18,3%) e all’acquisto privato dei farmaci di (classe A: +13,5%; classe C: +6,6%). La quota rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale è stata il 76,4%”.
“Dal punto di vista dei consumi – ha concluso Trotta – i dati mostrano che ogni italiano ha assunto in media 1,6 dosi di farmaco al giorno, per una spesa media pro capite di 510 euro (390 euro a carico del SSN)”.
L’uso dei farmaci in Italia – Rapporto OsMed 2019 [9.04 Mb] >
Come nel 2018, si conferma il trend di crescita dei farmaci equivalenti – ossia i medicinali a base di principi attivi con brevetto scaduto, ad esclusione di quelli che hanno goduto di copertura brevettuale – tra i quali i principi attivi a maggiore spesa risultano essere nuovamente colecalciferolo, pantoprazolo e atorvastatina.
Per i farmaci di classe A erogati nel canale della convenzionata si registrano valori di:
farmaci a brevetto scaduto:
- 83,7%consumi
- 67,3%spesa
farmaci equivalenti:
- 30,6%consumi
- 20,3%spesa
La compartecipazione del cittadino per l’acquisto di farmaci a brevetto scaduto è di 1,1 miliardi di euro, il 71% di quella totale, con un valore pro capite maggiore al Sud e nelle Isole (23,5 euro) rispetto al Nord (14,3 euro). Anche nel 2019 le Regioni a più basso reddito sono quelle che presentano una maggiore compartecipazione.
In regime di assistenza convenzionata, le categorie terapeutiche che presentano la maggiore incidenza percentuale di farmaci a brevetto scaduto, sia in termini di spesa che di consumo, sono quelle dei farmaci attivi sul sistema cardiovascolare, degli anti-infettivi sistemici e degli antineoplastici e immunomodulatori.
Considerando le prime dieci categorie terapeutiche a maggior quota di spesa sul prezzo di riferimento, i maggiori utilizzatori di farmaci generici sono al Nord e le donne rappresentano la quota più ampia, con l’unica eccezione dei farmaci per l’ipertrofia prostatica benigna.