Roma, 1 feb. (Adnkronos Salute) – Medicinali abitudine quotidiana nel Belpaese. Ogni italiano assume infatti circa una pillola al giorno. E nei primi 9 mesi del 2012 e’ aumentata di un miliardo (rispetto allo stesso periodo del 2011) la spesa sostenuta dai connazionali per pagare la differenza fra farmaco generico, rimborsato dallo Stato, e farmaco ‘griffato’, che rimane dunque il preferito degli abitanti dello Stivale. E’ quanto emerge dal Rapporto Osmed presentato oggi dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). "In Italia – ha commentato Luca Pani, direttore generale dell’Aifa – stenta ancora a decollare la cultura del generico. Questo è il Paese in cui un cittadino su tre non esiterebbe ad acquistare i medicinali su internet, mentre poi se gli si propone di cambiare il griffato con il generico, paga la differenza pur di non farlo". A rendere conto di questa tendenza è il dato contenuto nel Rapporto: nei primi 9 mesi del 2012, la spesa sostenuta dai cittadini per ogni compartecipazione a loro carico (ticket e differenza tra il farmaco acquistato e prezzo di riferimento dei medicinali a brevetto scaduto), è risultata pari a oltre un miliardo di euro, ossia 17 euro pro capite. E’ quindi complessivamente aumentata del 7,8%, rispetto al 2011. Ma la ‘colpa’ non è dell’aumento del ticket, quanto del denaro speso per coprire la differenza tra il farmaco acquistato dal cittadino, di preferenza ‘griffato’, e il prezzo di riferimento dei medicinali a brevetto scaduto (+13,4%).
N.d.R.: AIFA: Farmaci equivalenti, ovvero i medicinali a base di principi attivi con brevetto scaduto, ad esclusione di quelli che hanno goduto di copertura brevettuale decreto-legge 27 maggio 2005, n. 8 convertito, con modificazioni, dalla Legge 26 luglio 2005, n. 149.
Rapporto OsMed – gennaio settembre 2012
Vedi: http://www.federaisf.org/Start/HDefault.aspx?Newsid=7431