L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha pubblicato il «Monitoraggio della spesa farmaceutica nazionale e regionale» riferito al periodo gennaio-ottobre 2022. La spesa farmaceutica, calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale e del pay-back versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, è di 6.341,3 milioni di euro.
Ciò evidenzia un lieve aumento, rispetto all’anno precedente, di +69,2 milioni di euro, «riportandosi ai livelli del 2020». Con stessa tendenza rispetto a tale incremento il numero di ricette erogate (465,2 milioni), il quale mostra una variazione del +2,0% sul 2021. L’incidenza del ticket, vale a dire la spesa “out of pocket” a carico dei pazienti, è aumentata del +1,4%. Quanto al consumo di farmaci, il numero di dosi giornaliere mostra un aumento dello +0,2%, pari a un incremento di 39,7 milioni dispensate.
Andamento regionale della farmaceutica convenzionata
Con riferimento alla spesa farmaceutica convenzionata regionale sostenuta mediante il pagamento della Distinta contabile riepilogativa alle farmacie territoriali private e pubbliche, nel rapporto Aifa si evidenzia che le Regioni con il maggior incremento percentuale sono Lombardia (+4,4%), P.A. Trento (+3,9%) e Molise (+3,5%).
La Regione con maggiore flessione è l’Umbria (-4,6%). In gran parte delle Regioni si osserva un trend di aumento della convenzionata, con un recupero rispetto al trend negativo evidenziato nell’anno precedente. Tra le altre regioni a scostamento positivo vi sono Abruzzo ed Emilia-Romagna (+2,6%), Sardegna (+2,2%) e Toscana (+2,0%). Mostrano un lieve incremento Valle d’Aosta e Liguria (+0,1%), Calabria (+0,2%) e Puglia (+0,4%).