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AIFA. Monitoraggio della Spesa Farmaceutica Gennaio-Dicembre 2023

Verifica del Tetto della spesa farmaceutica convenzionata (7,00% del fabbisogno sanitario nazionale)

La spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del SSN nel periodo Gennaio-Dicembre 2023 calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del payback 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 7.700,7 mln di €, evidenziando un lieve aumento rispetto a quella dell’anno precedente (+25,5 mln di €). I consumi, espressi in numero di ricette (567,3 milioni di ricette), mostrano un lieve aumento (+0,6 %) rispetto al 2022; mentre l’incidenza del ticket totale mostra una leggera riduzione (-1,3%). Per quanto concerne le dosi giornaliere dispensate, mostrano una lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2022 (-1,3%, pari a 323,4 milioni).

Al fine di una corretta lettura dei dati si precisa quanto segue:

  • la spesa farmaceutica convenzionata che le Regioni pagano con DCR alle farmacie, ossia quella al netto degli sconti versati dalle farmacie e di tutti i tipi di compartecipazione è stata pari a 7.864,2 milioni di Euro;
  • la spesa farmaceutica convenzionata che le Regioni di fatto sostengono, cioè quella al netto degli sconti versati dalle farmacie, di tutti i tipi di compartecipazione e anche del pay-back

1,83% versati alle regioni dalle ditte, è stata pari a 7.700,7 milioni di Euro;

  • la spesa farmaceutica convenzionata, che concorre al tetto di cui alla legge 232/2016, articolo 1 comma 399, cioè quella al netto degli sconti versati dalle farmacie, del payback 1,83% versato alle regioni dalle ditte (importo pari a 163,5 milioni di euro ) e anche dei diversi payback versati sempre alle Regioni (importo pari a 40,7 milioni di euro) ma al lordo dei ticket regionali, è stata pari a 8.084,4 milioni di Euro

Le aziende farmaceutiche nel 2023 hanno versato 204,2 milioni di euro alle Regioni in attuazione dei seguenti pay-back:

  1. Pay-back 1,83% per la spesa farmaceutica convenzionata: “le aziende farmaceutiche […] corrispondono alle regioni medesime e all’erario un importo dell’1,83% sul prezzo al pubblico al netto dell’imposta sul valore aggiunto dei medicinali erogati in regime di Servizio sanitario nazionale”, ai sensi art. 11, comma 6, del D.L.78/2010 convertito con modificazioni nella Legge 30 luglio 2010, n.122 e ss.mm.ii..
  2. Pay-back 5% per la spesa farmaceutica convenzionata: relativo alla sospensione della riduzione di prezzo del 5 per cento per medicinali di fascia A erogati in regime di assistenza convenzionata, ai sensi art. 1 comma 796, lettera g della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e ss.mm.ii..
  3. Pay-back “tetti di prodotto”: importi versati a ripiano dello sfondamento dei tetti di prodotto pubblicati in GU nel periodo indicato con dettaglio regionale (seguendo il criterio di cassa). Per quanto riguarda il calcolo del Pay-back qualora si tratti di farmaco in fascia A si imputa il pay- back alla spesa convenzionata, qualora in classe H o in fascia A-PHT agli acquisti diretti.
  4. Pay-back di manovra: importi relativi ai pay-back 2023 ai sensi dell’art. 48, comma 33-bis, del D.L. 269/2003, conv. dalla L. 326/2003 e ss.mm.ii. Per quanto riguarda il calcolo del Pay-Back qualora si tratti di farmaco in fascia A si imputa il pay-back alla spesa convenzionata, qualora in classe H o in fascia A-PHT agli acquisti diretti.

La verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti del 7,95% al netto dei payback vigenti e del fondo per i farmaci innovativi (non oncologici e oncologici) evidenzia un’incidenza del 10,59 %, pari ad un disavanzo rispetto alla spesa programmata di +3.364,1 mln €, tutti relativi alla spesa per farmaci non innovativi, al netto dei gas medicinali e tutta la spesa per farmaci innovativi, stimata considerando le sole indicazioni innovative, risulta coperta dal rispettivo fondo. Per quanto riguarda la spesa per gas medicinali, la verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti dello 0,20% evidenzia un avanzo rispetto alla spesa programmata di 7,3 mln €.

I consumi, espressi in numero di ricette (567 milioni di ricette), mostrano un lieve aumento (+0,6%) rispetto al 2022; mentre l’incidenza del ticket totale mostra lieve calo (-1,3%). Per quanto concerne le dosi giornaliere dispensate, anch’esse mostrano un lieve calo rispetto al 2022 (-1,3%, pari a 323 milioni).

Per medicinali innovativi la spesa è stata di 770 milioni (ne avanzano 429 mln rispetto al fondo stanziato dal Ministero).

Monitoraggio della Spesa Farmaceutica Nazionale e Regionale Gennaio-Dicembre 2023

Nota:

Monitoraggio spesa farmaceutica

Il monitoraggio della spesa farmaceutica che l’AIFA pubblica periodicamente è un presupposto essenziale delle attività di programmazione dell’assistenza farmaceutica in Italia.

L’AIFA effettua il monitoraggio mensile dei dati di spesa farmaceutica e comunica le relative risultanze al Ministero della salute e al Ministero dell’economia e delle finanze con la medesima cadenza; viene anche verificato l’eventuale superamento a livello nazionale dei tetti di spesa, sia della spesa farmaceutica convenzionata sia per acquisti diretti secondo quanto stabilito dalla legge di bilancio.

Il monitoraggio della spesa farmaceutica è condotto sulla base dei dati di spesa convenzionata e delle Distinte Contabili Riepilogative (DCR) acquisite dalle Regioni, nonché dei dati acquisiti dal Nuovo Sistema Informativo Nazionale (SIS) del Ministero della Salute, relativi alla tracciabilità del farmaco (DM 15 luglio 2004).

A decorrere dal 1° gennaio 2022 (DL 25 maggio 2021 n. 73), il Fondo istituito nel 2017 per il concorso al rimborso alle Regioni per l’acquisto dei medicinali innovativi oncologici e il Fondo istituito per i medicinali non oncologici, è stato unificato in un unico Fondo dei Farmaci innovativi la cui dotazione è pari a 1.000 milioni di euro, incrementata di 100 milioni di euro per l’anno 2022, di 200 milioni di euro per l’anno 2023 e di 300 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024.

 

 

 

Redazione Fedaisf

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