Dopo circa due mesi di trattative è stata raggiunta l’intesa tra la Società Abbott di Campoverde e le Segreterie Provinciali di Femca-Cisl, Filcem-CGIL, Uilcem-UIL unitamente alla RSU, per la gestione della vertenza sindacale che vedeva coinvolti 200 lavoratori Informatori Scientifici del Farmaco in esubero. L’accordo sottoscritto in Regione Lazio, prevede la messa in mobilità di 165 lavoratori, l’impatto di tale procedura è stato attenuato il più possibile, le parti sociali hanno puntato soprattutto sulla parte economica, mettendo a disposizione dei dipendenti che lasceranno l’azienda in modo volontario un cospicuo incentivo.I lavoratori che daranno le dimissioni, percepiranno oltre all’indennità di mobilità, un’assistenza al reddito che avrà un importo minimo pari a 34 mensilità per i dipendenti che non superano i 40 anni di età, fino ad arrivare a 54 mensilità per gli ultracinquantenni. Inoltre, verranno messi a riposo tutti i lavoratori che hanno i requisiti per andare immediatamente in pensione, nei loro confronti la Società erogherà un bonus economico; mentre per quei dipendenti che raggiungeranno i requisiti per il pensionamento nell’arco dei 5 anni dalla messa in mobilità, l’azienda garantirà l’erogazione della differenza del 90% del salario netto, compreso l’indennità di mobilità, per tutto il periodo, fino al raggiungimento della pensione. Nell’accordo è stato anche previsto un capitolo che regoli eventuali trasferimenti dei lavoratori che, dovranno essere condivisi tra le parti, e prevede il pagamento a carico della società, di tutte le spese occorrenti per lo spostamento, nonché un indennità per il disaggio ricevuto al dipendente.Per gestire al meglio l’uscita dei lavoratori dal posto di lavoro, l’Abbott ha attivato Il Progetto Welfarma che prevede la ricollocazione delle maestranze in esubero, ad opera di un soggetto terzo che, avrà il compito di
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