22/03/2013 gonews.it
Il bilancio 2012 del mercato farmaceutico nazionale è da recessione: alla variazione negativa dei fatturati (-0,83%) e alla leggera frenata dell’export si aggiunge la performance negativa per il canale farmacia che ha registrato una diminuzione del giro d’affari del 5,3%. Sono i dati di Farmindustria diffusi stamani al convegno ‘Innovare per crescere’, in corso di svolgimento a Tirrenia (Pisa) e promosso da Asis, l’associazione studi sull’industria della salute.
"La crisi sembra aver preso il sopravvento – ha detto Marco Macchia, presidente Asis e del corso di laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all’Università di Pisa – ma tutti gli interlocutori che hanno accettato di partecipare a queste giornate di studio sono invece convinti che il sistema Italia, e con esso il settore farmaceutico, possa ripartire. Il problema é riuscire a interpretare senza pregiudizi le sollecitazioni e il bisogno di cambiamento del comparto salute che sta già subendo drastiche trasformazioni e che costringerà tutti i protagonisti ad adeguarsi".
Soffrono soprattutto le imprese del farmaco e per questo Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, ha sottolineato la necessità di puntare sull’innovazione: "Qualità propria del settore farmaceutico che ha 6 mila addetti in ricerca, 1,2 miliardi di investimenti in questo campo e l’81% delle imprese con attività innovative. L’industria farmaceutica è un’eccellenza del manifatturiero italiano e può contare su un export del 65% . E’ seconda, in termini di produzione, solo alla Germania".
La competizione mondiale, sempre più serrata e aperta ai Paesi emergenti, anche nel settore farmaceutico si vince puntando sull’innovazione. E’ la ricetta di Asis, associazione studi sull’industria della salute, presentata nel corso del convegno ‘Innovare per crescere’.