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Lazio. Il Presidente della regione accusa i medici di famiglia di prescrizioni inappropriate per 200 milioni. Fimmg: è una fake, inspiegabile pregiudizio e cattiva informazione.

Il presidente Rocca in una dichiarazione al Corriere della Sera il 3 gennaio, parlando della lotta alle liste d’attesa e sottolineando la “situazione drammatica da cui partivamo”, ha puntato il dito contro l’inappropriatezza delle prescrizioni: “Troppe ricette legate al fenomeno della medicina difensiva attuata dai medici, intimoriti dal rischio di esser denunciati. Abbiamo visto – ancora le parole del governatore – che nel campo della farmaceutica oltre 200 milioni sono stati spesi per prescrizioni inutili. E mi aspetto lo stesso volume di sprechi nella specialistica ambulatoriale”.

“Sulla Sanità, il presidente Rocca continua a fare il solito scaricabarile”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Lazio e responsabile Welfare di Azione, Alessio D’Amato.

“Questa volta – dice D’amato (nella foto) – è il turno dei medici di medicina generale: anziché fare polemiche inutili e ingiustificate, così come evidenziato dalla principale associazione dei medici di famiglia, la strada maestra dovrebbe essere quella di far funzionare le Commissioni per l’Appropriatezza Prescrittiva, che esistono in ogni azienda sanitaria locale.

Accusare genericamente un’intera categoria professionale è sbagliato e rischia di produrre effetti diametralmente opposti a ciò che serve”, ha detto D’Amato.

Dichiarazioni che, per la Fimmg, rappresentano un vero e proprio attacco ai medici di medicina generale. Il sindacato, in una nota, ha precisato come “sulla spesa farmaceutica convenzionata, quella attribuibile ai medici di famiglia, siamo, (dati AIFA,) sotto il tetto di spesa previsto. Per arrivare, calcolatrice alla mano, ai dati di presunta inappropriatezza dichiarati dal Presidente, la popolazione della nostra regione dovrebbe essere composta prevalentemente da baldi venticinquenni, in linea e sportivi. E non risulta sia così. Quindi la domanda, già posta senza ottenere risposta alcuna al Presidente, è: possiamo vedere i dati alla base della sua dichiarazione? Perché è chiaro che i primi interessati, da medici, ad evitare l’utilizzo non congruo di farmaci siamo noi. Ma, non è dato sapere, benché richiesto, al di là delle accuse, quale sia il corpo del reato”.

Per la Fimmg Lazio “sull’appropriatezza delle prestazioni diagnostiche e strumentali, poi, siamo al festival dell’ovvio. Ma non ci stupiamo del fatto che alla base delle dichiarazioni ci siano pochi fatti e molto, ma molto, inspiegabile pregiudizio e/o cattiva informazione.

La Fimmg parla di dichiarazioni che “invece di cercare soluzioni, sollevano accuse senza costrutto e creano ulteriori problemi. Cosa vorrebbe questa Regione che i medici non prescrivano più i farmaci necessari, esami di laboratorio e indagini strumentali richiesti anche da strutture accreditate non fornite di ricettario regionale?”

Meritiamo rispetto” Conclude la Fimmg Lazio” per la passione che mettiamo nel nostro lavoro quotidiano e avremmo bisogno di una organizzazione sanitaria che ci aiuti a svolgerlo nel migliore dei modi con serenità e non con attacchi ingiustificati, reiterati e non documentati.”


Note:


(Fonti TG24Quotidianosanità – Fimmg Lazio – AIFA OsMed)

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Redazione Fedaisf

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