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Sardegna. Istituzione di un Registro anche per gli Informatori Scientifici del Parafarmaco: proposta di legge di Michele Ciusa

La legge in vigore impone solamente il censimento degli informatori scientifici del farmaco

Istituzione di un Registro per gli Informatori Scientifici del Parafarmaco: proposta di legge di Michele Ciusa (M5S)

Sassari notizie – 18 ottobre 2024

Cagliari. “Gli informatori scientifici del parafarmaco non sono attualmente registrati dalla Regione Sardegna, in quanto la legge in vigore impone solamente il censimento degli informatori scientifici del farmaco. Le aziende produttrici di farmaci hanno l’obbligo di comunicare all’AIFA, entro il mese di gennaio di ogni anno, il numero di informatori scientifici del farmaco e il relativo titolo abilitante alla professione. Tuttavia, per quanto riguarda i professionisti che trattano farmaci da banco, integratori, presìdi ospedalieri e nutraceutici, non viene esercitato un analogo controllo.

L’istituzione di un registro – osserva il capogruppo del M5S, Michele Ciusa – che ricomprenda anche gli informatori scientifici del parafarmaco, permetterebbe agli organi di controllo di possedere un dato in questo momento ignoto e rilevante per una migliore gestione del governo clinico. Questa funzione di collegamento – spiega – faciliterebbe inoltre un flusso di informazioni bidirezionale, essenziale per il continuo miglioramento della sicurezza e dell’efficacia dei farmaci e dei parafarmaci”.

Con questo obiettivo, il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Michele Ciusa, ha presentato una proposta di legge per l’istituzione di un Registro regionale degli informatori scientifici del farmaco e del parafarmaco.

“Il registro – entra nei dettagli Ciusa – permetterebbe di migliorare significativamente il controllo della farmacovigilanza e garantirebbe un accesso controllato nelle varie strutture sanitarie dell’isola. Gli informatori scientifici del farmaco, infatti, svolgono un ruolo cruciale nella raccolta di dati sugli effetti terapeutici e collaterali dei farmaci, fungendo da ponte essenziale tra l’industria farmaceutica e gli operatori sanitari”.

“Un altro vantaggio significativo è il potenziale contenimento della spesa pubblica, in quanto l’informazione scientifica accurata e imparziale mira a promuovere un uso razionale dei farmaci, evitando sprechi e prescrizioni inappropriate. È fondamentale ricordare che l’istituzione di un registro – conclude – garantirebbe anche un elevato standard di qualità e professionalità tra gli informatori e faciliterebbe al contempo il monitoraggio e la regolamentazione del settore, in attesa dell’istituzione di un Albo nazionale, la cui assenza rappresenta una vera e propria anomalia per una categoria di professionisti ampiamente riconosciuti dalla legge ma ancora privi di un riconoscimento giuridico ad hoc”.


Nota: Michele Ciusa: Consigliere regionale, Presidente del Gruppo Consiliare M5S, Componente VIa Commissione Salute e politiche sociali

Notizie correlate: Indirizzi e direttive sull’attività di informazione scientifica sul farmaco (2019)

 

Redazione Fedaisf

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