Cade l’ultimo obbligo dell’era della pandemia da Covid-19, ovvero l’obbligatorietà delle mascherine nei reparti degli ospedali e delle strutture socio-sanitarie dove sono presenti pazienti fragili.
Dal primo luglio, saranno infatti i direttori sanitari delle strutture a decidere e valutare l’opportunità di utilizzare o meno questo dispositivo di protezione. Il cambiamento arriva con una nuova circolare del ministero della Salute.
Ma gli esperti si dividono: un auspicato ritorno alla normalità secondo alcuni, una grave imprudenza per altri. La circolare, firmata dal direttore della Prevenzione del ministero Francesco Vaia, è stata emanata all’indomani della scadenza, il 30 giugno, dell’Ordinanza del 2023 che sanciva l’obbligo della mascherina in tali contesti.
Nel provvedimento, “si raccomanda” ai direttori sanitari delle strutture sanitarie di “valutare l’opportunità di disporre l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei propri contesti, tenendo conto della diffusione dei virus a trasmissione aerea, delle caratteristiche degli ambienti nonché della tipologia di pazienti, lavoratori o visitatori che li frequentano, in funzione del livello di rischio di infezione e/o trasmissione (ad esempio in presenza di sintomatologia respiratoria o in considerazione della stagionalità) e del potenziale di sviluppo di malattia grave in caso di esposizione”.
Ciò tenuto conto dell’attuale andamento clinico-epidemiologico dell’infezione da Sars-CoV-2 e della disponibilità di vaccini contro le principali infezioni respiratorie acute virali. Si raccomanda, inoltre, di “potenziare con adeguata informazione al personale, ai pazienti e, in generale, a tutti coloro che sono presenti nelle strutture, le misure igieniche e di precauzione quali: lavaggio frequente delle mani, pulizia costante degli ambienti, adeguata ventilazione, corretta gestione dei rifiuti”.
A spiegare la ratio della decisione è lo stesso Vaia: “Siamo in un’altra epoca e bisogna andare avanti, senza tralasciare nulla, continuando a monitorare e sorvegliare”, afferma all’ANSA facendo riferimento ad un “cambio di paradigma sulla responsabilità sia del cittadino, a cui sarà raccomandato di indossare la mascherina in ospedale se ha sintomi respiratori, sia di chi è preposto alla tutela della sicurezza dei più fragili”.
La nuova circolare, precisa, “di fatto raccomanda ai direttori sanitari di disporre l’uso del dispositivo di protezione per il personale così come per i visitatori nelle aree dove potrebbero emergere più rischi per i pazienti ricoverati e per i fragili in particolare”. Ma senza sancire l’obbligo.
Fonte Ansa
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