Prime sentenze, rinvii a giudizio, un’archiviazione e una posizione stralciata nell’inchiesta ligure su corruzione e comparaggio che nell’ottobre 2012 coinvolse anche la provincia di Pisa
Savona. Un patteggiamento, una condanna in abbreviato e quattro rinvii a giudizio. E’ l’esito dell’udienza preliminare relativa al procedimento che prende le mosse dall’inchiesta per corruzione sulla “Innovative Pharma” (azienda con sedi a Carcare e a Pisa) nella quale erano rimasti coinvolti gli imprenditori Moreno Cavazzoli e Gianfranco Pistone, titolari dell’azienda, e quattro medici.
Questa mattina, davanti al giudice Francesco Meloni, Cavazzoli è stato condannato in abbreviato a un anno e quattro mesi (il pm Daniela Pischetola aveva chiesto una condanna a due anni e due mesi di reclusione) per cinque episodi di corruzione che gli venivano contestati (per il sesto è stato assolto perché il capo non sussiste). Per Pistone, che ha scelto di patteggiare, la pena è stata invece di un anno, due mesi e venti giorni di reclusione (anche per lui è arrivata l’assoluzione per uno dei capi d’imputazione che gli venivano contestati).
Infine per gli altri imputati, i medici Amatore Morando, Mauro Panaro, Pietro Caviglia e Gianfranco Barile, è stato disposto il rinvio a giudizio e l’inizio del processo è stato fissato a maggio.
Cavazzoli e Pistone erano accusati di corruzione per aver offerto, nel 2012, una serie di benefit ai medici per “agevolare” la prescrizione di integratori alimentari commercializzati dalla loro azienda. Secondo la Procura i due soci della Innovative Pharma avrebbero organizzato in maniera sistematica una serie di favori a medici liguri, del savonese, ma anche di altre Regioni, per “favorire” ed “invitare” la prescrizione dei tipi di parafarmaci prodotti dalla loro azienda. Buoni carburante e cene pagate sarebbero stati gli “omaggi” più gettonati per convincere i medici a prescrivere i loro prodotti (tutti farmaci cosiddetti “bianchi” o parafarmaci, quindi vendibili liberamente).
In particolare, secondo la Procura, Caviglia avrebbe beneficiato di un viaggio in Sardegna, Panaro e Barile di alcuni buoni carburante, mentre Amatore Morando (che è assistito dagli avvocati Amedeo Caratti, Massimo Badella e Fausto Mazzitelli) avrebbe ricevuto sponsorizzazioni elettorali mentre era candidato sindaco di Cairo alle amministrative del 2012.